La “seconda” Venezia che custodisce uno scrigno di tesori

Pur scesa sotto i 50 mila abitanti è il secondo Comune della Città metropolitana. Vanta un ricco  patrimonio artistico, tra cui il famoso orologio di Sant’Andrea
mph04a Elisabetta Donaggio 28.11.2005 Chioggia: orologio della tore di Sant'Andrea tre servizi
mph04a Elisabetta Donaggio 28.11.2005 Chioggia: orologio della tore di Sant'Andrea tre servizi

CHIOGGIA. Chioggia terra d’acque, ma anche di monumenti e di tradizioni. Chioggia, la piccola Venezia, in un rapporto continuo di odio e amore per la sorella maggiore, da cui dista un’ora in auto e due ore in vaporetto. La città, che la leggenda vuole fondata da Clodio che partì assieme a Enea, Antenore e Aquilio da Troia raggiungendo la laguna veneta, vanta reperti archeologici risalenti al 2.000 avanti Cristo. Negli ultimi anni Chioggia è scesa poco al di sotto dei 50.000 abitanti, ma mantiene il secondo posto per popolosità nella Città metropolitana e il sesto-settimo (in lizza con Rovigo) nel Veneto. . Chioggia è un’isola, nella geografia e nella forma mentis degli abitanti, ma grazie a due ponti rimane collegata al resto. Il centro storico sorge all'estremità meridionale della laguna, su un gruppo di isolette divise da canali, ma a differenza di Venezia, la gran parte dell'area è percorribile da automobili e mezzi pubblici. Grazie all’Isola dell’Unione, Chioggia e Sottomarina sono ormai un tutt’uno, mentre il resto del Comune è localizzato nell’entroterra e comprende le foci dei fiumi Brenta e Adige a sud e a nord ovest arriva fino alla Valle Millecampi.

In queste due direzioni si sviluppano le frazioni: Brondolo, Canal di Valle, Ca’ Lino, Isola Verde, Sant’Anna, Cavana e Cavanella, Ca’ Bianca e Ca’ Pasqua a sud, Valli e Piovini a nord ovest. Tra Sant’Anna e Cavanella si sviluppa anche la riserva naturale di Bosco Nordio, un raro esempio di macchia del litorale Alto Adriatico che nei tempi passati distingueva gran parte del territorio del golfo di Venezia. Il centro storico è ricco di monumenti storici e religiosi di pregio. Corso del Popolo ospita la cattedrale di Santa Maria Assunta, la basilica di San Giacomo, la chiesa Sant’Andrea con l’omonimo campanile che custodisce l’orologio da torre più antico del mondo (1386), il santuario di San Domenico con il famoso Cristo, la pinacoteca della Santissima Trinità, il maestoso ponte di Vigo con il Leone marciano, la porta di Santa Maria, il Sagraeto e il Refugium peccatorum.

Ricco anche il patrimonio museale con il museo civico San Francesco fuori le mura, il museo diocesano d’arte sacra, il museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi, la collezione naturalistica del Gruppo Linneo a palazzo Ravagnan. L’economia della città si sviluppa su 4 direttrici: la pesca con la flotta peschereccia più importante dell’Adriatico; l’orticoltura con produzioni tipiche come la rosa di Chioggia, la cipolla bianca, la zucca marina; il porto commerciale di Val da Rio e il turismo, soprattutto balneare. Solo l’ultima ha retto alla crisi degli ultimi anni. —

E.B.A.

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