La scure dell’Asl 13 taglia due turni alle farmacie di notte

DOLO. L’Asl 13 taglia le farmacie di turno e la Federconsumatori insorge: la gente rischia di peregrinare per decine di chilometri quando magari c’è un’emergenza in casa.
«Dal primo gennaio 2013», spiega Alfeo Babato referente della Federconsumatori della Riviera e del Miranese «le farmacie di turno sono state dimezzate. Nel periodo notturno cioè dalle 23 alle 7 del mattino sono due al posto di 4. È un fatto gravissimo», dice Babato, «che crea disagi alla popolazione. Le persone con problemi di salute magari in piena emergenza o dopo aver avuto delle prescrizioni dalla guardia medica devono andare ad esempio da Marano di Mira a Liettoli Campolongo o da Spinea a Briana di Noale per trovare una farmacia aperta. Tragitti che fra andata e ritorno sono lunghi oltre 30 chilometri. Insomma un disservizio che oltre che a costare soldi potrebbe causare anche emergenze sanitarie».In tanti hanno contattato l’associazione dei consumatori perché intervenga facendo pressione sulla dirigenza dell’Asl 13. «Ci sono stati genitori di bimbi con febbre e vomito che hanno dovuto girare per chilometri con l’auto, in posti che non conoscevano, per acquistare il farmaco prescritto».
Da parte del presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 13 Fabio Livieri arriva invece un placet al provvedimento. «La decisione è stata presa dall’azienda sanitaria», dice Livieri, «in accordo con i farmacisti. Questi avevano fatto notare come quattro farmacie aperte di notte in Riviera del Brenta e Miranese fossero troppe, visto che poi non si presentava quasi nessuno ad acquistare le medicine. Si è preferito perciò individuare solo due farmacie dalle 23 alle 7 : una per la Riviera e l’altra per il Miranese. Dalle 20 alle 23 ne resteranno aperte 4. Solo dopo questo orario, due potranno chiudere . Così si risparmia sul personale e si razionalizza la rete di assistenza».
Ma Federconsumatori non ci sta e chiede un incontro urgente con la nuova direzione dell’Asl 13. «Questo provvedimento deve essere tolto», tuona Babato, «Se si verificheranno conseguenze sanitarie sulla salute delle persone a causa di questo provvedimento, ne risponderanno i responsabili». Oltre alla questione del taglio delle farmacie di turno resta aperta anche la vicenda della stipula della convenzione con l’associazione diabetici che fornisce gratuitamente cure e distribuisce farmaci a chi è colpito da questa malattia. Una risposta per questo dovrebbe arrivare la prossima settimana.
Alessandro Abbadir
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