La scuola primaria Marchetti attende ancora i lavori urgenti

CHIOGGIA. «I soldi ci sono e sono stati pure stanziati, ma la scuola cade a pezzi». La denuncia è di Antonio Duse, presidente del consiglio d’istituto comprensivo Chioggia 1. La scuola in questione è la primaria “Giuseppe Marchetti”, nel quartiere Tombola, una delle due elementari sopravvissute in centro storico.

Nato su un progetto datato 1948 e finito di costruire nel 1957, l’edificio scolastico è stato inaugurato il 1° novembre 1960 dall’allora presidente del consiglio Amintore Fanfani, al cospetto del sindaco Michele Bighin e del vescovo Piasentini.

«La scuola», spiega Duse, «ha bisogno di molti interventi. Ci sono dei servizi igienici assurdi, l’intonaco che si stacca dalle parete, il tetto che non contiene la pioggia ed i serramenti da sostituire, in pratica, come ha potuto constatare la nuova dirigente scolastica Maria Cristina Baleani, forse una delle messe peggio della città. Il tutto ad una settimana dalla ripresa delle lezioni. Eppure è una scuola che cerca di rimanere al passo con i tempi, dotata di aule informatiche e di insegnanti eccellenti, solo che in queste condizioni non è appetibile, tanto che, dopo averla visitata durante gli open day, molti genitori decidono di iscrivere i loro figli da altre parti».

L’amministrazione comunale però ha già stanziato una cifra importante, circa un milione, per la sistemazione del plesso scolastico che, tra l’altro, dovrebbe ospitare al suo interno anche la scuola dell’infanzia “Padoan”, attualmente in calle San Nicolò.

«Il 27 maggio scorso», spiega Duse, «è stato stanziato un milione di euro ma, a distanza ormai di quattro mesi, non esiste ancora nemmeno un progetto per il restauro dei locali. Non solo, ma all’interno del cortile c’è ancora quel che resta delle giostrine abbattute qualche mese fa dalla caduta di un albero. Pertanto chiediamo al Comune di dotarsi al più presto dei progetti e di iniziare il restauro». —

Daniele Zennaro

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