La ribellione degli studenti in scooter

Studenti in rivolta contro la Ztl di via Colombo. Quando è stato acceso, il mese scorso, l’occhio elettronico lungo la strada che connette via Ca’ Rossa con piazza Barche, i vigili hanno avvertito anche i presidi delle scuole che ruotano attorno all’area, per avvertirli e, di conseguenza, mettere in guardia anche gli alunni del rischio multa che correvano. Nonostante ciò, le sanzioni sono tantissime, una valanga, come ha reso noto la municipale, ogni giorno.
Finché si tratta solo di auto, però, è un fatto, ma ora che la telecamera immortala il fermo immagine di moto, scooter e motorini, anche di piccola cilindrata, la questione diventa più seria. Per questo gli studenti dell’Istituto tecnico industriale Pacinotti di Mestre,che si trova in via Caneve, al termine di via Colombo sostanzialmente, hanno deciso di avviare una petizione per chiedere all’amministrazione di fermare il “massacro” o quanto meno di consentire in determinate ore del giorno ai motorini dei tantissimi studenti che si recano a scuola, di poter transitare in santa pace, senza il terrore di venire multati o che a casa si presenti il postino con raccomandate della polizia.
In effetti, c’è anche da dire che i ragazzi che non guidano l’auto o non hanno i soldi per comprarla, girano in motorino o in vespa, mezzo veloce e comodo specialmente per chi sta in periferia. «Vedo quotidianamente ragazzi e adulti passare inconsapevoli dell'inevitabile multa», spiega Andrea Tolomio del Pacinotti, «per la Ztl di via Colombo. Se ormai girare per Mestre in auto è diventato quasi impossibile, almeno per noi ragazzi e ragazze non dovrebbe essere un problema raggiungere le scuole. Il problema, inoltre, vale anche per chi dal centro e dunque dalla zona ricompresa nella Ztl, deve arrivare agli istituti che ci sono, ad esempio, alla Gazzera. Per questo, anche se arrivati quasi alla fine dell'anno scolastico, noi studenti abbiamo deciso di attivarci e far sentire la nostra voce per ottenere la libertà di andare a scuola senza dover fare percorsi più lunghi e talvolta anche pericolosi».
La petizione è indirizzata al sindaco, Giorgio Orsoni, all’assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo, ai consiglieri comunali e al responsabile della sezione di Mestre dei vigili urbani. La raccolta firme è partita in questi giorni ed entro la settimana passerà di scuola in scuola per raccogliere il maggior numero di adesioni. «Rileviamo che l’uso di via Colombo da parte degli studenti con i motocicli che si recano nelle scuole del centro e viceversa», si legge nella petizione che sta girando per gli istituti, «non arreca alcun intralcio al trasporto pubblico ma permette a quest’ultimi di limitare i percorsi stradali e, visti a volte i luoghi di provenienza, non sempre ben serviti dai mezzi pubblici, i tempi di raggiungimento della meta, con risparmi economici e minor inquinamento».
Poi la richiesta, quasi in punta di piedi: «Ci permettiamo pertanto di chiedervi di intervenire rispetto l’ordinanza in questione derogando, magari anche solo in determinate fasce orarie, la possibilità di passaggio per i motocicli».
Insomma, i ragazzi chiedono di poter passare non tutto il giorno, ma almeno negli orari scolastici, pertanto al mattino, quando c’è traffico, e all’ora di pranzo o in determinate fasce, da concordare, durante le quali il transito è motivato dalle lezioni.
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