La Regione approva lo statuto della Fondazione “green”
La giunta regionale ha approvato lo schema di statuto e ha autorizzato l'avvio della procedura per la nomina e la designazione dei rappresentanti regionali all'interno della costituenda Fondazione denominata «Venezia capitale mondiale della sostenibilità».
Tra i soci fondatori figurano la Regione del Veneto, il governo, il Comune di Venezia, le Istituzioni culturali accademiche come l’Università Ca’ Foscari, lo Iuav, l’Accademia di Belle Arti, la Fondazione Cini, il Conservatorio Benedetto Marcello, le imprese e le associazioni imprenditoriali come Confindustria Veneto, Snam Spa, Generali Spa, Boston Consulting Group, Eni Spa, Enel Italia Spa.
«Ci siamo mossi per primi con questo atto», dice Zaia, «perché la Regione assegna la massima importanza al futuro di Venezia come Capitale Mondiale della Sostenibilità e l'obbiettivo è di essere operativi quanto prima con la Fondazione nel pieno delle sue potestà. Come Regione diciamo da tempo che la sostenibilità è l’unico futuro plausibile per la città più bella e più fragile del mondo. Per preservarla e valorizzarla servirà fare un grande lavoro di squadra, e la squadra c’è ai massimi livelli, e lavorare con concretezza perché non siamo in cerca di dare un titolo in più a Venezia, ma un prospetto di salvaguardia e valorizzazione rispettosa, che si fondono nel concetto di sostenibilità».
Con il provvedimento la giunta regionale ha quindi deciso l’avvio della procedura per le nomine e designazioni all’interno degli organi della Fondazione, secondo le modalità individuate nello stesso schema di statuto. Nei prossimi mesi la neonata Fondazione, che avrà sede in Piazza San Marco, potrebbe diventare operativa. —
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