La preapertura di Venezia71 con il «Maciste Alpino» nella nuova sala Darsena

La Mostra 2014 si apre con un omaggio per il centenario della Grande Guerra. La pellicola restaurata del film di Luigi Maggi proiettata nella nuova sala

VENEZIA. È probabilmente il miglior film di propaganda bellica prodotto in Italia durante la Prima guerra mondiale il «Maciste Alpino» di Luigi Maggi, del 1916, la cui proiezione al Lido di Venezia, martedì 26 agosto, segnerà la serata di preapertura della 71/ma Mostra del Cinema di Venezia.

In occasione del centenario del primo conflitto mondiale la Biennale proporrà per la cittadinanza la proiezione di una copia restaurata del film di Maggi, con protagonista Bartolomeo Pagano (Maciste), in una serata con accompagnamento musicale dal vivo del jazzista Raffaele Casarano. All'evento, nella Sala Darsena completamente restaurata, invitata la città, attraverso la collaborazione con la Nuova Venezia.

«Vogliamo dedicare ai veneziani la serata con la quale inauguriamo la Sala Darsena completamente rinnovata - ha detto il presidente della Biennale, Paolo Baratta - La preapertura della Mostra del Cinema avrà luogo al Lido, dove il direttore Barbera ha proposto la proiezione di un capolavoro del cinema muto, girato nel 1916 in piena Prima Guerra Mondiale, e da noi restaurato. È anche un nostro contributo al ricordo della Grande Guerra».

Con il restauro nel Palazzo del Cinema del Lido, la sala Darsena è stata rinnovata e ampliata da 1300 a 1409 posti. La ricostruzione e il restauro digitale della versione originale di «Maciste Alpino», con la supervisione alla regia di Giovanni Pastrone (Cabiria), sono stati realizzati dalla Biennale di Venezia in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, nel laboratorio “L'Immagine Ritrovata” di Bologna.

La storia del film si svolge nel maggio 1915, quando Maciste e la sua troupe stanno per girare in un paesino di confine sulle Dolomiti. A causa dell'entusiasmo dimostrato all'annuncio dell'entrata in Guerra saranno imprigionati con altri italiani e minacciati di deportazione. Maciste affronterà la situazione battendo gli austriaci, liberando i compagni e, superati i problemi di taglia, dato il corpo possente, vestendo la divisa di alpino.

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