La cassa integrazione alla Reckitt Benckiser

MIRA. La Reckitt Benckiser conferma il taglio del personale collegato a quello del 30% della produzione con la chiusura del comparto delle polveri nel sito mirese. Per una sessantina di lavoratori la prospettiva è per un anno intero la cassa integrazione straordinaria. Ma sindacati e Rsu dicono “no”: meglio più incentivi all’esodo e cassa integrazione a rotazione. Questi gli esiti dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio fra i rappresentanti di Unindustria e dell’azienda Graziella Maso e Nelson Persello, e i sindacati con i rappresentanti dei lavoratori.
Anche ieri sono rimaste sul piatto le decisioni che la multinazionale del detersivo, che ha sede a Londra, aveva in mente ad inizio 2012: 81 licenziamenti su circa 400 dipendenti. In esubero dai dati forniti dai general manager ci sono 37 operai della produzione e 44 dipendenti dei servizi. «In questi mesi con il sistema degli incentivi all’esodo - spiegano le Rsu – se ne sono andati oltre una ventina di lavoratori. Ne rimangono nell’esubero ancora una sessantina. L’azienda ha ribadito che è intenzionata a chiedere per loro la cassa integrazione straordinaria. Noi diciamo sì a questa misura a patto però che sia a rotazione e non solo per determinati lavoratori selezionati che in un successivo passaggio possono essere così facilmente licenziati».
Per i lavoratori e i sindacati servono investimenti per rilanciare il sito e per poter fare anche nuove assunzioni nei prossimi anni. Servono investimenti pure nella formazione. Chiara anche la posizione del segretario della Femca Cisl Massimo Meneghetti il quale oltre a ribadire le posizioni già espresse dalle Rsu spiega che «è necessario un confronto continuo tra azienda e sindacato sulla definizione del piano industriale e la nuova organizzazione del lavoro, per recuperare efficienza e produzioni che dovranno sostituire quei reparti che verranno chiusi entro dicembre, per recuperare più personale possibile. Durante le festività natalizie il confronto tra azienda e Rsu proseguirà. Siamo pronti ad intervenire se la multinazionale del detersivo tenterà inutili forzature».
La vicenda della Reckitt- Benckiser assume anche un risvolto politico. Sarà discussa il prossimo venerdì 21 dicembre in un consiglio comunale straordinario che si terrà in Municipio a Mira. Il Consiglio era stato sollecitato la scorsa settimana proprio dalle Rsu al sindaco di Mira, Alvise Maniero, anche dopo la convocazione delle parti sociali fatta dall’azienda. All’assemblea parteciperanno i lavoratori della Reckitt di Mira e le loro famiglie.
Alessandro Abbadir
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