Jesolo, è morto Pyter del carrettino dei gelati
Aveva 73 anni e tutti ricordano la frase che ripeteva tutto il giorno in spiaggia per annunciare il suo arrivo: «Bambini piangete, è arrivato il carrettino dei gelati»

«Bambini piangete, è arrivato il carrettino dei gelati». In tanti ricordano questa frase che, senza soluzione di continuità, per tutta la giornata si sentiva in spiaggia. Era la frase che annunciava l’arrivo del carrettino dei gelati di Pyter, che ha accontentato intere generazioni di bambini e ragazzi.
Ritiratosi da poco tempo, Giampietro Ghirigato di Jesolo, per tutti semplicemente “Pyter”, è morto. Aveva 73 anni e lascia la moglie Cristina Demontis e la figlia Elena. I funerali si sono svolti martedì 26 agosto, nella chiesa Santi Liberale e Mauro di piazza Milano.
Un’avventura, la sua, che parte da lontano, come lui stesso raccontò qualche tempo fa. La prima licenza porta il nome del nonno Pietro, datata 1936; in pratica è stato tra i pionieri di questa attività a Jesolo, vendendo, allora, frutta e zoccoli.
Poi arrivò Italo e, nel 1967, Giampietro, ovvero “Pyter”. Come dire che la gestione familiare è durata per ben 80 anni. E sempre nella stessa location: il carrettino si muoveva dall’ex colonia Carmen Frova, spiaggia di via Levantina, fino a piazza Marconi.
Il ricordo di Zanchetto
Commosso il ricordo di Mirco Zanchetto, presidente regionale Fiva Confcommercio e presidente Caid.
«Giampietro, per tutti semplicemente Pyter, o, come lo conoscevano in tanti, “il carrettino di Pyter”, era molto più di un semplice venditore di gelati. Era una figura storica delle spiagge jesolane, un simbolo autentico della nostra località. La sua attività nasce molti decenni fa ed ha attraversato tre generazioni. Per anni, Giampietro ha portato avanti questa tradizione sul nostro litorale con passione, dedizione e un sorriso sempre pronto. Con le sue granite, i gelati e la sua gentilezza ha saputo regalare gioia ai turisti, mettendo sempre al primo posto l’ospite, come fanno i veri uomini del mestiere.
Era uno jesolano doc, solare, umile, sempre presente ma mai invadente. E, anche dopo aver ceduto la sua attività circa dieci anni fa, per motivi d’età e salute, non si è mai allontanato veramente. Siamo rimasti in contatto, sempre. Ogni giorno mi mandava il suo messaggio del buongiorno e della buonanotte. Una piccola abitudine diventata grande, che adesso mi mancherà profondamente. Come presidente della categoria, oggi è un giorno di lutto, non solo per i carrettini gelati, ma per tutta Jesolo. Perché Pyter era parte della sua storia, una presenza vera, bella, silenziosa e gentile. Grazie Giampietro. Ci mancherai tanto».
Il presidente Faloppa
«Ci sono persone», si aggiunge il presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, Angelo Faloppa, «che sintetizzano l’essenza del fare turismo, dell’accoglienza, del lavorare per la città e non solo per la propria attività; ecco, Giampietro rappresentava tutto questo. E’ grazie a persone come queste se la città è cresciuta e si è fatta apprezzare dai suoi ospiti».
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