Istituto Pacinotti, salvata l’autonomia

Le novità per il 2017/18: al Foscarini l’indirizzo di liceo internazionale con l’insegnamento del cinese

Autonomia salvata allo storico istituto tecnico Pacinotti di Mestre, lezioni in lingua cinese al liceo Foscarini del centro storico. Sono queste le due principali novità in vista dell’anno scolastico 2017-18. Nei giorni scorsi infatti, nella sede della Città metropolitana, si sono riunite le commissioni di lavoro composte da dirigenti delle scuole, tecnici della Città Metropolitana - che ha sostituito la Provincia nella definizione dei percorsi scolastici - amministratori dei Comuni interessati e vertici dell’Ufficio scolastico (Usp).

Il caso Pacinotti. Sul piano dell’accorpamento degli istituti, dopo i numerosi matrimoni, molto spesso contestati, degli ultimi anni, questa volta toccava all’istituto tecnico Pacinotti perdere l’autonomia, finendo nelle braccia dell’istituto Zuccante. Il Pacinotti infatti, l’istituto tecnico storico di Mestre, ha un numero di iscritti (560) inferiore al tetto minimo previsto (600) per conservare l’autonomia scolastica. Il piano degli accorpamenti in questi anni è stato portato avanti, come indicato dal ministero dell’Istruzione, con lo scopo di riorganizzare l’offerta formativa e risparmiare un bel po’ di soldi riducendo i dirigenti e il personale amministrativo delle segreterie. Per ciò che riguarda il Pacinotti però si è deciso di attendere così come era stato fatto per il liceo Morin due anni fa. Nel liceo della Gazzera, dopo un periodo di crisi, le iscrizioni sono piano piano riprese, riportando il numero degli alunni sopra la quota minima prevista per conservare l’autonomia. A chiedere tempo per il Pacinotti, sperando che avvenga lo stesso, è stato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che vorrebbe cercare di salvare il nome dell’istituto tecnico che per anni ha sfornato tecnici e professionisti che poi hanno trovato lavoro nell’ambito dell’industria chimica di Porto Marghera. Il Pacinotti, aperto nel 1941, è stato infatti il primo Istituto tecnico industriale del Veneziano. C’è però chi ritiene che piuttosto che salvare l’autonomia sarebbe stato meglio creare un unico polo tecnico per la città: il dibattito è aperto ma la decisione è rinviata.

Cinese e biotecnologie verdi. Per ciò che riguarda invece gli indirizzi scolastici le due principali novità riguardano il Foscarini e, anche su questo versante, il Pacinotti. Al prestigioso liceo del centro storico verrà attivato l’indirizzo di liceo internazionale, con opzione giuridico-economica e con l’insegnamento del cinese - oggi gli studenti lo possono apprendere con lezioni extra nel pomeriggio - come lingua extra-comunitaria. «L’attivazione di questo percorso», spiega il dirigente scolastico Massimo Zane, «è il frutto di un lavoro che vede il liceo essere sede di un’aula Confucio, e con continui rapporto con la Cina. Non sono ancora sicuro che l’indirizzo possa essere aperto per il prossimo anno scolastico, di sicuro lo sarà per quello successivo». Al Pacinotti invece (e anche in questo caso il dirigente è Zane) all’indirizzo “Chimica, materiale e biotecnologie” sarà attivata la specializzazione “biotecnologie ambientali” al posto di “chimica e materiali”. «Cerchiamo in questo modo», dice Zane, «di attirare studenti verso questo indirizzo, che da un po’ di tempo sta soffrendo». Anche in questo caso l’attivazione della specializzazione sarà avviata pensando a uno sbocco degli studenti nelle aziende di Marghera, dove stanno prendendo piede progetti di chimica verde.

Gli altri corsi. Le altre novità riguardano: il Marconi di Cavarzere, dove sarà attivato un corso serale di chimica, materiale e bio-tecnologie ambientali in sostituzione dell’indirizzo socio-sanitario; l’istituto Alberti di San Donà, con l’attivazione della specializzazione in “Sistemi informativi aziendale” nell’indirizzo "Amministrazione, finanza e marketing".

Inoltre alla scuola Onor di San Donà di Piave aprirà una sede associata del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia) di Venezia. Bocciata la proposta dell’istituto Luzzatto-Einaudi che voleva aprire un corso serale di “Servizi commerciali”.

Francesco Furlan

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