Ipab, nomine azzerate il Pd attacca Munari «Deve piazzare i suoi»

I dem: atto politicamente arrogante in piena pandemia Il sindaco: «Tommasi designò il cda a 20 giorni dal voto»
Daniele Zennaro

CAVARZERE

È duro scontro tra il Partito Democratico ed il sindaco Piefrancesco Munari dopo l’azzeramento, da parte di quest’ultimo, dell’intero cda dell’Ipab Danielato nominato dal sindaco uscente Henri Tommasi qualche giorno prima delle elezioni amministrative. A venti giorni dal voto di ottobre, infatti, il sindaco dem Tommasi aveva annunciato la nomina del nuovo cda della casa di riposo, suscitando non poche polemiche tra le minoranze di allora. Dopo il trionfo di Munari e del centrodestra alle amministrative, il vento è decisamente cambiato e con un atto che il Partito Democratico ha definito “arrogante”, il nuovo sindaco ha cancellato le nomine e annullato il cda.

Una decisione che non è stata digerita dalla segreteria cittadina dem che con Heidi Crocco ha criticato duramente la scelta di Munari. «Si è trattato», commenta Crocco, «di un atto politicamente arrogante: le Ipab hanno entità giuridica propria e non sono alle dipendenze del primo cittadino di turno. Questo atto è mosso esclusivamente dalla necessità del sindaco di far fronte alle pressanti richieste della maggioranza che lo sostiene per accasare qualcuno nel cda dell’Ipab. Invece di incontrare il cda per comprendere meglio l’attuale situazione sanitaria all’interno della struttura, la priorità di Munari è evidentemente quella di assegnare qualche incarico per chi non è entrato in giunta o in Consiglio, risolvendo così qualche mal di pancia politica, anziché preoccuparsi di come contrastare l’assalto del Covid ai nostri anziani». «Il sindaco ha trovato il tempo di notificare l’atto di avvio del procedimento per l’annullamento delle nomine il 22 dicembre, con dieci giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni», continuano dal Pd, «Termini stringenti perché, a detta dello stesso sindaco, vi è l’urgenza della designazione sostitutiva con nuovi componenti all’interno del cda dell’Ipab Danielato. Una urgenza tutta politica verrebbe da dire, non certo di natura gestionale o sanitaria. Un modo di procedere del tutto sconsiderato e privo del benché minimo rispetto per l’autonomia di un ente che non è sotto il controllo del Comune, come a qualcuno piace far credere, con il sindaco Munari che in piena emergenza pandemica gioca con le poltrone e rimuove gli amministratori».

Non è mancata la risposta del sindaco Munari: «Il coraggio del Pd di parlare di Ipab è direttamente proporzionale alla batosta elettorale subìta. Il neo segretario del Pd, che finalmente dopo aver percorso l’intero arco mancino politico ha trovato casa, afferma che il mio atto sarebbe arrogante. Spiace constatare come la stessa non abbia proferito parola quando l’allora sindaco Tommasi, a 20 giorni dalle amministrative, nominava gli amici (tre dei quali nella lista del suo partito), peraltro senza alcuna competenza». —

DANIELE ZENNARO

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