«Io, fuori dall’Ordine ero diventato scomodo»

Parla Tomaselli, ex presidente degli odontoiatri: «Combatto i conflitti d’interesse e polemiche sulla pillola abortiva: così sono arrivati volantini infamanti su di me»

di Massimo Scattolin

L’ex presidente della commissione odontoiatri è pronto a dedicare il proprio tempo libero all’ambulatorio Emergency di Marghera. Non solo. «Mi metterò a disposizione della Pastorale della salute di Venezia – annuncia Cosimo Tomaselli – Attendo indicazioni da don Dino Pistolato».

Dopo 6 anni alla guida della commissione odontoiatri dell’Ordine dei medici di Venezia Tomaselli resta fuori da via Mestrina. Con 115 voti non è riuscito a entrare a fare parte della commissione. «Correndo praticamente da solo non potevo fare certo di più», commenta.

Ma una volta tornato “libero” da incarichi istituzionali, Tomaselli non rinuncia a ripercorrere alcune vicende degli ultimi mesi. A partire da un volantino firmato da un sedicente “Comitato cittadini attivi” affisso alle porte degli studi di due colleghi e di due sedi provinciali (non quella di Venezia) dell’Ordine dei medici per screditarlo. Nel volantino si contestava l’abuso della professione medica e prestazioni in nero nello studio di Tomaselli e si pregavano i pazienti di indicare a un indirizzo email dettagli utili a incastrarlo a fronte della promessa alla restituzione della somma versata. Tomaselli non ha querelato nessuno, non perchè quello che si affermava fosse vero, quanto perchè «io agisco solo se so che le forze dell’ordine o la giustizia possono ottenere qualcosa». Decisivo, a questo proposito, il contributo dato alla Guardia di Finanza nel perseguimento dell’abusivo di Martellago.

E proprio per la ferrea determinazione nel perseguire pratiche non corrette o pericolose per la sicurezza delle cure Tomaselli si sarebbe creato, in questi anni, la fama di acerrimo nemico. «Sarà un caso, ma quel volantino è apparso proprio alla vigilia di un procedimento disciplinare nei confronti di un direttore sanitario di una struttura low-cost», ricorda.

Tomaselli ricorda anche il suo braccio di ferro all’indomani del via libera, in Italia, della pillola Ru486. Tomaselli aveva ferocemente contestato i colleghi che sostenevano che la Ru486 rendeva meno traumatico l’aborto. «Sono stato linciato, mi hanno chiesto di dimettermi, ma non hanno avuto il coraggio di scriverlo a verbale». Battaglia solitaria anche per la Pec, la posta elettronica certificata, «offerta dall’Ordine a tutti i colleghi a costi significativi e senza la necessaria preparazione». Tomaselli non avrebbe mai nascosto neppure il proprio disappunto nei confronti dell’ipotesi di trasferimento dell’attuale sede dell’Ordine da via Mestrina all’area Auchan, in una sede più periferica e meno adatta a ospitare conferenze.

Infine l’amarezza per la “scarsa sensibilità dei colleghi” sul tema del conflitto di interessi. «Io ho fondato il Coi (Cenacolo odontostomatologico italiano) ed entrando in commissione odontoiatri mi sono dimesso – ricorda –L’attuale lista vincente vede al suo interno il presidente dell’Andi e del Coi (i principali sindacati di categoria, ndr). Evidentemente i colleghi non ritengono che il conflitto d’interessi sia un problema e accettano senza problemi la caccia alle careghe».

Tomaselli ringrazia comunque chi ha appoggiato la sua battaglia e gli ha riconfermato la propria fiducia. «Ora - conclude - mi metto a disposizione di don Pistolato e di Emergency. Se mi vorranno».

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