Infarto in banca, muore a 44 anni
Federico Danieli domani ne avrebbe compiuti 45. Colto da malore, inutili i soccorsi di un collega. Lascia la moglie e una figlioletta di 7 anni

VENEZIA. Colpito da un infarto è morto davanti agli occhi inorriditi del collega, che non ha potuto fare nulla per salvarlo, nonostante il massaggio cardiaco eseguito al telefono, seguendo le indicazioni degli operatori del Suem-118, che subito si sono resi conto della gravità della situazione.
Lutto alla FriulAdria di Rialto dove ieri, poco dopo le 13, è morto Federico Danieli, assistente alla clientela nella filiale che ha sede in Campo San Bartolomeo, ai piedi del Ponte. Domani Danieli avrebbe compiuto 45 anni.
Sposato, lascia anche una bimba di 7 anni. Ieri mattina Danieli era regolarmente al lavoro. Assunto in Crédit Agricole FriulAdria nell’aprile del 2007, lavorava nell’ufficio di Rialto, non distante da casa, dal’apertura della nuova filiale, inaugurata nel gennaio del 2016.
Verso le 13.20, dopo aver assistito nel corso della mattinata alcuni clienti nelle loro operazioni banciarie - la filiale ha una serie di terminali, non i classici sportelli - Danieli era seduto alla sua scrivania. Stava dettando un numero di conto corrente a un collega che, chino sul foglio, a un certo punto non l’ha più sentito. Pensava a una pausa volontaria, per dargli il tempo di scrivere. Ma dopo aver alzato lo sguardo si è accorto che stava male. Poco dopo è caduto dalla sedia.
Il collega ha subito chiamato il 118. Al telefono - in attesa dell’arrivo dei medici dall’ospedale civile con l’idro-ambulanza - ha ricevuto le indicazioni per praticare il massaggio cardiaco. Quando i medici sono intervenuti hanno cercato di rianimare Danieli anche con il defibrillatore. Ma anche in questo caso non c’è stato nulla da fare. Dopo alcuni tentativi, è stato constatato il decesso del 45enne che non risulta avesse specifici problemi di salute. A San Bartolomeo sono intervenuti anche i carabinieri di San Marco.
Laurea in Economia conseguita all’Università Ca’ Foscari, lavorava nel gruppo Crédit Agricole ormai da dieci anni, dove si era fatto apprezzare per competenza e carattere. «Era una persona gioviale e disponibile, competente ma anche con una spiccata propensione alla relazione», lo ricordano i colleghi il cui pensiero va alla moglie - si erano sposati nel 2004 - e alla bimba di 7 anni.
Proprio per la sua capacità di relazione, e per la sua pazienza, gli era stato affidato il compito di assistere i clienti della banca. La filiale di Rialto di FriulAdria era stata aperta alla fine di gennaio dello scorso anno.
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