Incendio alla Veritas a Fusina, brucia il capannone di ingombranti

Marghera, è andato a fuoco l'impianto Ecoricicli, sul posto diverse squadre dei vigili del fuoco. Il fumo visto fin dalla provincia di Treviso

Aggiornamento delle 16 dei Vigili del fuoco. Il rogo è stato domato attorno alle 16. I pompieri hanno iniziato già da qualche ora le operazioni di smassamento del materiale contenuto all’interno del capannone, che viene portato fuori dalle macchine movimento terra fatte intervenire dal comando di Belluno.

Il luogo del rogo filmato dall'elicottero dei pompieri, Dragon 81

In questo momento stanno operando oltre 40 vigili del fuoco con 16 automezzi. Le operazioni di soccorso per il completo spegnimento e svuotamento del materiale residuo del capannone proseguiranno per tutta la giornata di giovedì.

MARGHERA. Incendio di vaste proporzioni all'impianto Ecoricicli di Veritas a Fusina. Le fiamme si stanno divorando il capannone che ospita le operazioni di trattamento degli ingombranti, che è andato completamente distrutto.

Intorno alle 10 dal trituratore è iniziato ad uscire materiale incandescente che una volta finito sui cumuli di materiale da trattare ha innescato le fiamme. Pur entrando in funzione l'impianto antincendio, questo non è stato in grado di fermare il fuoco. Nessun operaio è rimasto ferito.

Sul posto, scattato l'allarme, sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, tecnici dell'Arpav e forze dell'ordine. Il capannone che sta bruciando era stato inaugurato a dicembre.

Veritas e Comune precisano che non "sussistono pericoli per la popolazione", le fiamme hanno bruciato legno e materassi, ma non hanno toccato le linee di trattamento di plastica o metalli e dunque non dovrebbe esserci nell'aria la presenza di materiale tossico.

La popolazione, è comunque in allarme e alcuni comuni limitrofi stanno prendendo provvedimenti.  Il Comune di Mira ha avvisato i direttori dei plessi scolastici e consigliato la popolazione di tenere chiuse le finestre. L'Arpav è già al lavoro per effettuare tutti i controlli e le miusurazioni del caso. Quattro operai che stavano lavorando al momento dell'incendio, si sono recati all'ospedale dell'Angelo per farsi controllare in forma precauzionale.

L'ad di Ecoricicli, Vittorio Salvagno, ha spiegato come si è originato l'incendio. Il danno ammonta a circa due milioni di euro.

Paura tra la popolazione. Nonostante il Comune e Veritas sostengano non ci siano pericoli per i cittadini, in tanti vedendo la nube nera sono tornati a casa e si sono chiusi in appartamento. In ospedale civile a Venezia, il dirigente medico è passato stanza per stanza per far chiudere le finestre, scuole e asili hanno fatto rientrare in classe i bambini che stavano prendendo aria, alcuni negozi hanno chiuso, come l'Autocar di via Torino. Il sistema di allerta Simage, raccomandava di tenere chiuse le finestre e di non farsi trovare "impreparati".

La nota di aggiornamento dell'azienda Veritas 

MESTRE. Un incendio è divampato questa mattina dopo le 10 a Fusina, nel capannone per il trattamento di rifiuti ingombranti della società Ecoricicli, controllata da Veritas. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato il fuoco, ma dalle prime ricostruzioni sembra che le fiamme siano divampate a seguito dell’uscita di un residuo incandescente dal trituratore, che stava sminuzzando materassi e legno.

A causa della presenza di materiali facilmente infiammabili l’incendio si è velocemente esteso a tutto il capannone, nonostante il tempestivo intervento delle squadre di sicurezza e l'attivazione dell'impianto antincendio. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco che sono ancora al lavoro per le spegnere le fiamme e, cautelativamente, i responsabili di Arpav per le rilevazioni sulla qualità dell’aria.

Le fiamme, comunque, sono state circoscritte e non si sono allargate alle linee che trattano i materiali derivanti dalle raccolte differenziate. All’interno del capannone stavano lavorando dieci persone, che si sono subito messe in condizione di sicurezza. L'intero impianto di Ecoprogetto è stato evacuato per precauzione   Veritas precisa che i materiali coinvolti nel rogo sono esclusivamente materassi, legno, ingombranti di vario genere.

Il nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti ingombranti è stato inaugurato lo scorso dicembre. Capace di trattare 28.800 tonnellate di ingombranti all’anno, l’impianto permette di recuperare più materiali possibili da questi rifiuti. divani, materassi, tavoli, letti, scaffali vengono infatti smontati, recuperando le parti riutilizzabili che seguono poi  le filiere del riciclaggio. Le parti non riutilizzabili vengono separate e diventano Css, utilizzato per produrre energia elettrica.

Il direttore dell'Arpav, Loris Tomiato (ore 13.40), fa un aggiornamento e chiarisce i reali rischi e pericoli: "L'incendio non è ancora spento ma è sotto controllo. Abbiamo attivato le cabine di campionamento, quella di via Beccaria a Marghera e quella a San Giuliano, dove stiamo campionando i micro inquinananti organici come le diossine".

                                            

Prosegue: "Abbiamo, inoltre, attivato i canister (sfere di acciaio sotto vuoto che respirano la stessa nostra aria che respira un cittadino per intenderci).Sul nostro profilo twitter aggiorniamo in tempo reale la popolazione. In questo momento c'è poco vento, e si sta spostanto a Sud Est, nella zona Moranzani dove stiamo effettuando ulteriori campionamenti. Evidente che se si abita in zona vallone Moranzani, è consigliato tenere chiuse le finestre per via del fumo, ma non in altre zone, come Mogliano e Preganziol o come la zona del Miranese, questo lo dico perché mi stanno contattando anche diversi sindaci". Il vento, in ogni caso, in questo momento è debole.

 

 

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