«In bici in mezzo al traffico: a Caorle è un incubo»

Ciclisti in viale Pompei
CAORLE.
Un pomeriggio in bicicletta a Caorle può trasformarsi in un incubo. Tra ostacoli e traffico non si riesce a pedalare senza avere la paura di essere investiti dalle auto. Eppure la bicicletta sembra essere il mezzo ideale per girare Caorle. Non c'è il problema del parcheggio e le rastrelliere sono ancora gratuite. Il problema è che anche il piccolo centro di Caorle è diventato caotico. Prendi per esempio viale Pompei. Alle 10 del mattino altro che svago e aria buona. «Troppi rischi e troppa tensione», dicono una coppia di caorlotti che preferiscono farsi chilometri a piedi per la paura di essere investiti. Non c'è tanto da ridere. La strada è doppio senso per le auto e ai lati non c'è nemmeno una pista ciclabile. Spesso gli anziani attraversano la strada in mezzo al traffico. Oppure c'è chi fa il zig zag con le due ruote tra le auto in coda. Anche strada Nuova è a tratti senza passaggio ciclabile. Sulla rotonda che porta a piazza Matteotti gli attraversamenti delle due ruote si infittiscono e intasano il traffico. Disagi anche nel lungomare. Qui, il solo vantaggio per i ciclisti è che è stato introdotto il senso unico di marcia (nella zona di Levante) che dà più senso di sicurezza. Nel caos totale versa la viabilità del ponte saetta. Qui i residenti si sono barricati in casa. Non ci sono piste ciclabili e l'aria è irrespirabile per lo smog. Un problema di biciclette selvagge invece si presenta ogni anni nell'area pedonale del centro. I commercianti infatti si lamentano delle biciclette che vengono abbandonate sui lampioni davanti alle vetrine dei negozi. (m.ca.)
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