Imprenditore avicolo si toglie la vita a Teglio

I debiti forse hanno causato il terribile gesto dell’uomo che aveva 51 anni Non aveva risposto al telefono alla madre. Il corpo era in un capannone

TEGLIO. Una tragedia, l’ennesima nella nostra regione. Si è tolto la vita un imprenditore avicolo che il marzo scorso aveva subito un furto, ricevendo persino delle minacce. Abitava a Teglio e tra dieci giorni avrebbe compiuto 52 anni. Nel dolore la madre, che viveva con lui e con il quale ha condiviso gioie e dolori della sua attività. La scoperta è stata fatta da un amico. Sul posto si sono presentati i carabinieri della stazione di Villanova di Fossalta, guidati dal maresciallo Goi, che ha preferito recarsi sul posto di persona, per capire cosa fosse accaduto. La dinamica purtroppo era fin troppo chiara. Il 52enne è stato trovato morto, con una corda attorno al collo, nel suo capannone.

Non aveva confidato a nessuno, forse nemmeno a sua mamma, che l’azienda non stava attraversando un momento florido dal punto di vista economico. Anzi, lui manifestava la solita riservatezza, ma in realtà era oberato dai debiti. Non ce l’ha fatta più e ha preferito lasciarsi andare. La notizia, come un fulmine a ciel sereno, ha destato profonda impressione in tutto il Portogruarese.

L’imprenditore aveva trascorso la sua ultima sera normalmente, in compagnia dell’adorata mamma, da cui era tornato a vivere dopo un matrimonio fallito. Anche lei dava il suo contributo all’azienda. Ieri mattina, come suo solito, si era svegliato molto presto, prima dell’alba, attorno alle 4 del mattino. Era una sua consuetudine, poiché dalle 6 cominciavano i contatti con le aziende che da lui si rifornivano. La madre ha provato una prima volta a contattarlo al telefono, per capire come stava trascorrendo la giornata, ma non ha avuto risposta. Ha riprovato un paio di ore dopo sempre inutilmente. L’anziana si è allora preoccupata, così come altri amici e colleghi che trovavano strano il fatto che non rispondesse al cellulare. Così, attorno alle 14, un amico ha affrontato la situazione di petto. Ha oltrepassato l’ingresso della proprietà e si è recato nel capannone, dove ha fatto la tristissima scoperta. Una scena orribile, che sarà impossibile dimenticare. Non si è comunque perso d’animo e in un estremo tentativo l'amico ha chiamato il Suem 118, dando l’allarme. Agli operatori sanitari non è rimasto altro che constatare il decesso. Sul posto sono accorsi i carabinieri. Anche un consigliere comunale di Teglio, amico dell’uomo, ha voluto raggiungere Serrai Viola, per comprendere da vicino cosa fosse realmente accaduto. Erano vicini di casa.

Rosario Padovano

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