Il treno per l’aeroporto Marco Polo non si fermerà davanti al nuovo stadio

Il progetto definitivo all’esame della commissione “Via” in Regione. Confermata la stazione con il cappio

Mitia Chiarin

In treno fino all’aeroporto di Tessera ma senza la fermata stadio. Inizia la procedura di valutazione di impatto ambientale, in Regione, per il progetto della bretella ferroviaria di collegamento tra il tracciato storico della ferrovia Venezia-Trieste e l’aeroporto Marco Polo. Migliaia di pagine di documentazione depositate da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) che con il suo braccio operativo Italferr ha aggiornato il progetto dell’opera, attesa da anni, e che vale ben 425 milioni di euro che rientrano nel nuovo contratto di programma 2017-2021 siglato da Ministero e Rfi.

Salta la fermata stadio

Nelle oltre 400 pagine del progetto definitivo depositato emergono una lunga serie di modifiche al progetto rispetto al primo piano preliminare datato 2003. E spicca, tra le novità, il fatto che non vi è più traccia in questo nuovo progetto della tanto sbandierata fermata stadio, che dovrebbe nascere per garantire l’arrivo del treno sui terreni del Quadrante dove il Venezia Fc vorrebbe costruire stadio, albergo e area commerciale. L’idea della fermata viene stralciata perché in quel punto inizierà la galleria sotterranea che porterà il treno al Marco Polo.

Previste anche una serie di modifiche viarie nei collegamenti tra bretella e ingresso all’aeroporto sulla Triestina per risolvere le interferenze con la famosa bretella ferroviaria, che rimane a cappio, ma con tante nuove indicazioni da esaminare.

Il percorso di nuovi binari, di 8 chilometri, sviluppato da Italferr in collaborazione con Enac e Save, al punto che il progetto si integra con il Masterplan 2021 dello sviluppo aeroportuale, prevede un doppio tratto di binari dall’intersezione con la Venezia-Trieste all’altezza di Dese, binari doppi che costeggiano la bretella aeroportuale fino all’ingresso della galleria artificiale di avvicinamento alla stazione interrata dentro il Marco Polo. Qui il binario diventa unico, passante, con un binario di precedenza in corrispondenza della nuova stazione apogea. In pratica con la galleria si formano poi due gallerie interrate a binario unico che formano il famoso cappio. Il collegamento con la Venezia-Trieste è a doppio binario in direzione di Venezia e a binario singolo in direzione di Trieste con deviatoi percorribili a massimo 60 chilometri orari dove possono transitare treni a lunga percorrenza, regionali e shuttle, si legge nel progetto, compatibili con il sistema ferroviarioo metropolitano, il Sfmr che vede in questo periodo i cantieri fermati dall’emergenza Covid-19, per realizzare le due fermate di Gazzera e via Olimpia.

Stazione Passante

La soluzione per la stazione dell’aeroporto Marco Polo viene definita nel progetto di Italferr stazione passante con modifiche al posizionamento della stazione interrata che si avvicina di 60 metri alla aerostazione e si posiziona all’altezza del moving walkway dell’aeroporto vicino alla darsena del Marco Polo.Per ciascuna banchina di fermata del treno sono previsti due blocchi di scale fisse e mobili e due ascensori. L’architettura della stazione viene modificata con aperture che garantiscono luminosità naturale di giorno e visibilità della stazione illuminata dall’esterno di notte.

Treni e velocità

La previsione è di sviluppare un servizio di trasporto con velocità che variano dai sessanta chilometri orari dell’allaccio con la linea ferroviaria Venezia-Trieste ai 100 chilometri orari del tratto in scoperto, che poi devono scendere da 80 a 60 chilometri in fase di avvicinamento alla stazione ferroviaria Marco Polo. Tra le carte si vedono anche i dati relativi al numero di treni previsti in arrivo all’aeroporto: sono stimati in 46 al giorno; 28 regionali e 18 a lunga percorrenza.

La valutazione

Il progetto, corposo, di Italferr da ieri inizia il percorso di valutazione di impatto ambientale. Tema delicato per le interferenze che sono varie: con l’abitato di Dese, estrema periferia di Mestre; per il passaggio vicino a zone ambientali di pregio come il fiume Dese. IIl progetto definitivo apporta tutta una serie di modifiche rispetto al progetto originario. Le osservazioni da parte di cittadini, enti e associazioni scadono il 14 giugno, termine entro cui presentare agli uffici regionali critiche e valutazioni. Allegati al progetto definitivo ci sono la valutazione di impatto e un piano, corposo, di opere a verde e mitigazioni. —

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