Il Papa con i paramenti di Mestre

Benedetto XVI in piazza San Pietro con i paramenti di San Giuliano. Ieri è stata una giornata importante per la Chiesa. A Roma si è svolta, infatti, la cerimonia di canonizzazione di sette nuovi santi. In un primo momento ha avuto luogo la grande messa concelebrata dal papa insieme a numerosi cardinali e a 400 vescovi di tutto il mondo: i 262 che sono riuniti in Vaticano per il Sinodo (tra cui il patriarca di Venezia Francesco Moraglia) e quelli giunti dai paesi dove hanno vissuto i testimoni del Vangelo, poi il rito della canonizzazione.
E subito nella sezione forum del sito www.cattoliciromani.com, si è aperta una fitta discussione sui paramenti del pontefice, che gli esperti hanno identificato con quelli utilizzati proprio a Mestre, durante la visita pastorale del maggio 2011. Casula, mitra e dalmatica, dunque, sono quelle confezionate dalla casa sartoriale Sacris Solemniis secondo il sito, il tessuto quello della Rubelli. Intenso il dibattito anche sul “fanone” che per i digiuni della materia, è una sorta di mantellina molto particolare utilizzata l’ultima volta da Giovanni Paolo II venticinque anni fa e ieri da Benedetto XVI.
I paramenti però, ribadiscono gli occhi esperti degli “addetti ai lavori”, sono senza dubbio quelli indossati per la celebrazione di San Giuliano, un omaggio, secondo il forum cristiano, al Veneto. Di sicuro c’è che i paramenti del papa sono scelti attentamente dal cerimoniale e mai individuati a caso.
La maggioranza dei commentatori plaude alla scelta: «Sono molto lieto per due motivi», scrive un membro del forum, «il primo perché si tratta di un paramento davvero molto raffinato e di buon gusto (come ricordo che fu molto curata la celebrazione del Papa a Mestre), in secondo luogo per il fatto che finalmente viene riutilizzato un paramento donato per una visita pastorale, anziché venir usato una sola volta e poi gettato nel dimenticatoio in luogo di paramenti non propriamente significativi». E c’è chi auspica che venga rispolverato «anche il bel parato bianco realizzato a San Marino».
Marta Artico
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