Il dolore di Brugnaro «Perdo un caro amico»
Volti scuri, poca voglia di parlare, occhi increduli e un sorriso amaro nel ricordare tanto i momenti di leggerezza quanto gli scontri più duri. Così ieri i consiglieri comunali e gli assessori a Ca’ Farsetti, dopo aver appreso la notizia della morte di Paolo Pellegrini.
La seduta, rinviata in segno di lutto, è stata aperta dalla presidente Ermelinda Damiano che ha voluto rivolgere le condoglianze alla moglie Fulvia, ai figli, alla famiglia e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e apprezzare Paolo.
Parole seguite da un minuto di silenzio pieno di commozione da parte di tutti gli schieramenti politici, al termine del quale sullo scranno occupato solitamente da Pellegrini è stato appoggiato un mazzo di fiori, accompagnato da un gagliardetto del Comune di Venezia. Gli applausi e le lacrime dell’intero consiglio comunale hanno poi chiuso la seduta.
Anche il sindaco, Luigi Brugnaro, ha voluto ricordare il consigliere scomparso con parole di vicinanza alla famiglia e ai conoscenti di Pellegrini. «È una giornata triste e il mio cuore piange per l’improvvisa scomparsa di un caro e sincero amico. Paolo è sempre stato, per tutti noi, ma soprattutto per la sua amata Venezia, un uomo leale, impegnato, che si è sempre battuto, sia nella sua vita privata che in quella di consigliere comunale, per garantire il rispetto degli altri dando il suo insostituibile contributo per fare, della sua città, un luogo sempre più decoroso e rispettato. Caro Paolo, mi mancherai e tutta Venezia sentirà la mancanza del tuo pensiero libero». Brugnaro ripercorre poi la carriera da “imprenditore “illuminato” di Pellegrini. «Per tutti noi», conclude il primo cittadino, «sei e per sempre sarai quell’uomo colto, scherzoso, sempre disponibile ad ascoltare, a consigliare e quando serviva, anche a dissentire, perché sapevi che questo faceva di te non solo una persona retta e affidabile, ma soprattutto sincera. Amico mio, grazie per tutto quello che hai saputo insegnarmi e per essere stato un grandissimo sostenitore e tifoso della Reyer». —
Eugenio Pendolini
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