Il boom dello scambio casa un turismo meno anonimo
Avete sempre sognato di trascorrere una vacanza in un atollo o nel cuore di una metropoli, ma non siete mai riusciti a mettere da parte sufficienti risparmi? Ebbene, ormai il viaggio non dipende più dalla capienza del portafoglio, ma dal desiderio di lasciarsi andare a nuove avventure. Nell’ultimo periodo sta esplodendo infatti il boom dello scambio casa che consente a chiunque di spostarsi in qualsiasi parte del pianeta, ovviamente registrandosi su appositi siti (i più noti sono: www.scambiocasa.com www.homeforexchenge.com www.homelink.it www.knok.com). Venezia è tra le mete più ambite. Chi abita in centro storico e provincia può ritenersi un privilegiato e decidere se concedere la propria abitazione per un loft di 320 metri quadri con vista sull’Empire State Building o se invece rimanere in Italia in un attico al centro della capitale, ma non solo. «Tutta l’area veneziana»,afferma Ans Lammers di www.homeforexchenge.com, «è in assoluto la più popolare in tutta Italia. Nel 2012 abbiamo raggiunto 700 scambi case, nel 2013 quasi 800, molto più che Toscana e Lazio». Il metodo è semplice: ci si registra in un sito dando le proprie generalità, si postano le foto della propria casa, specificando il numero di posti letto e il periodo di disponibilità. «Venezia è la più desiderata», spiega Cristina Pagetti, responsabile Assistenza Clienti di www.scambiocasa.com, «e in alcuni casi si chiede solo Venezia. In questo momento ci sono per esempio più di 100 richieste dall’area newyorchese, più di 300 da tutta Europa e 50 da italiani che propongono uno scambio con le loro case in Sardegna o nel cuore di Roma». Solo secondo i dati di www.scambiocasa.com che conta in Italia 2200 iscritti, a Venezia centro storico ci sono circa 150 soci, mentre nella provincia circa 170 con un giro di scambi casa che nel 2013 è stato di 300 in centro storico. Non è solo il cuore di Venezia la meta più desiderata, ma anche tutta la provincia perché molto spesso nello scambio casa è incluso anche lo scambio di auto. Nello scambio caso l’entroterra è altrettanto richiesto perché il turista che viaggia in questo modo vuole esplorare il territorio calandosi completamente nei panni del cittadino. Insomma, un affare che non è solo economico: «L’intercambio di casa», spiega il veneziano Paolo Russo, professore di Turismo e Geografia all’Universitat Rovira in Spagna con un considerevole numero di scambio casa alle spalle, «è una modalità emergente di ospitalità turistica che riscuote sempre più successo. Prima di tutto per la convenienza economica che in periodi di crisi permette comunque di viaggiare, ma anche per la motivazione culturale. L’intercambio consente al viaggiatore di sfuggire al carattere anonimo delle strutture alberghiere e, in generale, di tenersi lontano dalle trappole turistiche. Inoltre, questi ambienti domestici presi in prestito, si rivelano un punto di partenza ideale per conoscere a fondo destinazioni che vanno oltre a quelle del turista tradizionale. La casa stessa, i suoi addobbi, i libri negli scaffali, gli alimenti che si incontrano in cucina, ma anche i vicini e lo stile di vita del quartiere è ciò che ci porta al centro di un paesaggio culturale che spesso, pernottando in hotel, fatichiamo a scoprire». Le chiavi si lasciano a persone fidate e, una volta tornati, è abitudine dare un feedback a chi coordina in modo da garantire un servizio ottimale. «Per le famiglie con i bambini», prosegue Russo, «è davvero utile perché si hanno ampi spazi equipaggiati, per non parlare di auto e gadget per il mare e montagna, spesso inclusi nello scambio».
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