Il bòcolo del 25 aprile più forte del virus: consegna gratuita dai fioristi veneziani

VENEZIA. Come la spesa, le medicine, i giornali; però sarà profumato e restituirà la memoria di cose normali. Anche il bòcolo, quest’anno, arriverà a domicilio, per non perdere quel gesto affettuoso che si rinnova ogni anno, da secoli, con la semplicità di una rosa rossa che passa dalle mani di un uomo a quelle di una donna, trasversalmente, da marito a moglie, da padre a figlia, da fratello a sorella.
Nella desolazione della città, i fioristi decoratori della Confartigianato hanno deciso che il 25 aprile, anniversario della Liberazione e festa di San Marco, non faranno mancare i bòcoli nelle case dei veneziani che ne faranno richiesta e la consegna a domicilio sarà gratuita.
La tradizione
«Il nostro è un modo di stare vicini ai clienti e di tenere viva questa secolare tradizione anche in un momento come questo – spiega Andrea Dabalà, titolare della Fioreria Al Bocòlo e presidente di categoria alla Confartigianato - L’idea ci è venuta spontaneamente, perché la tradizione è la nostra storia, e la storia è un legante importantissimo per la collettività. Venezia ha superato tante difficoltà, e questa drammatica situazione non può cancellare un gesto la cui origine parte dalla storia della Serenissima».
Un bòcolo, dunque, per dimostrare affetto reciproco. Come spiega Confartigianato, l’iniziativa dei fioristi «fa capire quanto l’essere artigiani voglia dire amare la propria città ed essere al servizio dei cittadini, anche per una categoria che un po’ come tante altre negli anni s’è sempre più assottigliata».
La categoria
Oggi, infatti, in centro storico sopravvivono soltanto nove fioristi decoratori, un terzo dei ventisette attivi nel 1992, che sono poi diventati tredici nel 2002, per scendere a dieci nel 2018 fino agli attuali nove ancora in attività.
«La categoria dei fioristi artigiani - spiega Enrico Vettore, responsabile categorie artigiane - è una di quelle che fonda la sua sopravvivenza sulla cosiddetta “domanda consolidata” che si manifesta per definizione in pochi appuntamenti dell'anno con ricorrenza ciclica come la festa della Donna, San Marco, festa della Mamma. Poche date quindi tengono in piedi i bilanci di queste micro aziende dal momento che l'80% dei ricavi sono concentrati in queste giornate con margini che si sono progressivamente ridotti nel corso degli ultimi vent’anni di oltre il 40% a causa del calo dei residenti e dell'abusivismo itinerante».
Avere il bòcolo a casa sarà molto semplice: basterà telefonare alle fiorerie aderenti alla Confartigianato. Il consiglio dei fioristi per motivi logistici è di non aspettare il 25 aprile per fare l’ordine, ma di farlo appena possibile.
I fiorai
Ecco i fiorai che aderiscono all’iniziativa: Arnoldo Fiori a San Polo (41 8472036), Sergio Biasissi a San Marco(041 5228583), Fioreria Al Boccolo di Alessandro Dabalà a Cannaregio ( 041 718077), Fioreria Al Bocolo di Andrea Dabalà a Cannaregio (041 5227595), Fioreria Da Paolo in via Tiro al Lido (041 5260925), Il Girasole di Samuele Seno Samuele a Cannaregio (041 5203965), Fioreria A. Baldan di Vania Pontini a Castello (041 5229606).
Il bòcolo virtuale
E sempre in occasione del 25 aprile, l’Associazione Piazza San Marco supporterà per il terzo anno consecutivo il Comitato di Venezia della Croce Rossa Italiana.
Quest’anno, nell’impossibilità di recarsi in Piazza San Marco chiunque potrà inviare un bòcolo virtuale. Con una donazione minima di cinque euro si potrà acquistare una cartolina che rappresenta un bocciolo di rosa rossa da inviare alla persona cara. Senza profumo, ma anche senza spine. —
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