Idea Quick chiude, 28 lavoratori a rischio a Quarto d’Altino

L’azienda è stata rilevata tre anni fa da un gruppo piemontese: ai dipendenti è stato prospettato il trasferimento ad Asti 

QUARTO D'ALTINO. La crisi economica post pandemia fa la sua prima vittima illustre anche a Quarto. Chiude la Idea Quick, azienda alimentare di proprietà del gruppo piemontese Sfoglia Torino srl. Nello stabilimento altinate lavorano 28 dipendenti, che hanno trovato i cancelli dell’azienda chiusi con i lucchetti e ora rischiano il trasferimento nella sede principale della Sfoglia Torino, che si trova a Buttigliera d’Asti.

Tre anni fa il gruppo (che produce pasta sfoglia e prodotti da forno e surgelati, quali pizzette e salatini) ha rilevato l’azienda altinate Idea Quick, realtà storica con alle spalle 25 anni di attività. «Dopo 12 settimane di cassa integrazione a fasi alterne in questo periodo di lockdown», raccontano alcuni lavoratori, «all’inizio della scorsa settimana i dipendenti hanno cominciato a ricevere una telefonata dalla proprietà, che comunicava che lo stabilimento di Quarto non avrebbe più riaperto».

Dopo aver ricevuto la chiamata, qualche lavoratore si è recato in azienda per verificare di persona, ma ha trovato i lucchetti ai cancelli. Dopo una settimana di incertezze, in cui di formalizzato non c’era nulla, «adesso», spiegano i dipendenti, «stiamo ricevendo la lettera di trasferimento presso la sede principale. Chiedono di spostarci a 400 chilometri di distanza da Quarto e con il rischio di demansionamento».

Nella missiva il trasferimento, che diverrebbe operativo dal primo ottobre, è motivato dall’azienda «in ragione di esigenze tecniche, organizzative e produttive che si sono manifestate principalmente per effetto dell’emergenza epidemiologica e che hanno condotto alla dolorosa decisione di chiudere lo stabilimento di Quarto d’Altino».

L’azienda spiega che, vista la particolare natura dei suoi prodotti che si consumano durante feste e momenti di convivialità, l’emergenza «ha comportato considerevole riduzione degli ordini e del fatturato». Da qui la necessità di sviluppare «migliori sinergie funzionali, tecniche ed economiche», accentrando i processi produttivi nella sede operativa di Buttigliera d’Asti e chiudendo lo stabilimento di Quarto. In attesa dell’eventuale trasferimento in Piemonte e della ripresa lavorativa, per i dipendenti dovrebbe essere prorogato il trattamento di integrazione salariale.

I dipendenti altinati sono sul piede di guerra. Oggi avranno la possibilità di accedere a fasce scaglionate allo stabilimento, per poter ritirare i loro effetti personali, rimasti all’interno dell’azienda durante la fase di lockdown. A breve i lavoratori (di cui 22 a tempo indeterminato e 6 in somministrazione) si riuniranno per fare il punto della situazione. Della vicenda si occuperanno i sindacati di categoria, a cui i dipendenti si sono già rivolti dopo il fulmine al ciel sereno del trasferimento. 


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