«I totem? Distrutti dal temporale» Faccini: «Inutile polemica politica»

La targa del bosco di Dese È polemica sulla gestione dell’Istituto Santa Maria della Pietà
I totem? «Non sono scomparsi, li ha distrutti il temporale». Non si spegne la polemica tra l'Associazione Bosco di Mestre e l'Istituto Provinciale per l'Infanzia Santa Maria della Pietà.
La vicenda è nata perché al presidente dell'associazione Pietro Miani non è piaciuta l'uscita della Pietà dal Bosco e l'abbandono del progetto di ricostituire l'antico polmone verde planiziale di Dese realizzato con gli alberelli dei donatori dall'ex presidente Anna Maria Miraglia in un terreno di un affittuario a Dese. Proprio l'ex assessore ha puntato il dito contro la nuova presidente Maria Laura Faccini, sostenendo che quest'ultima ha gettato all'aria il suo progetto e fatto scomparire i totem con i nomi dei donatori. «Nell'ottobre del 2007 - spiega Daniele Nascinben, affittuario della Pietà sul cui terreno sono stati piantati i primi 1.200 alberelli - la vecchia presidente ha piantumato il bosco: nel 2008 il contratto parlava di 13 anni di affitto, allora ho proposto di fare la manutenzione del bosco e in cambio ottenere due anni in più di contratto. Finora ho sempre rispettato l'accordo tenendo pulito e ordinato il bosco». Ovviamente a proprie spese, senza avere in cambio nulla. Nascimben fornisce anche qualche notizia in più sui totem con i nomi dei donatori: «Sono andati in frantumi, prima uno e poi l'altro, durante due temporali successivi e ho dovuto anche raccogliere tutti i pezzi». Nessuna sparizione dunque. «L'Istituzione Bosco e Grandi Parchi - spiega la presidente della Pietà in carica dal 2010, Maria Laura Faccini - è l'interlocutore comunale con cui rapportarsi, l'Associazione Bosco di Mestre è di carattere privato e ha voluto dare una piega personale ad una questione che nulla aveva di personale: nel primo anno di mandato ho dovuto far luce sulle iniziative della Miraglia, è nel gioco delle cose, l'anno scorso sono stata contattata da Miani, lui aveva fretta e ha trovato un'altra collocazione agli alberi. Poteva finire qua, ma è stato coinvolto l'assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia e la questione ha preso una piega politica. L'ex presidente Miraglia continua a manifestare la sua angustia per non far più parte di un ente che ha gestito per dieci anni e che nonostante ciò non era nemmeno conosciuto al di là del Ponte della Libertà: le persone che incontro pensano che la Pietà sia un'agenzia immobiliare, la parte sociale è andata depauperandosi anche per alcune scelte fatte da lei e a fatica ne sto ricostituendo l'immagine, la missione e la storia plurisecolare». Ad intervenire è anche il presidente dell'Istituzione Bosco, Gianni Caprioglio: «Ho ottimi rapporti con la presidente della Pietà - spiega - trovo improprio buttare in politica un fatto del genere».
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