I post razzisti del prof: la rabbia dei genitori: Non può insegnare

Scuola Barbarigo, lettera delle famiglie contro Sartori: Inneggia all’intolleranza anche con i ragazzi in classe. Lui: Sono un uomo libero

VENEZIA. «La senatrice a vita Segre sta bene in un simpatico termovalorizzatore, paragona il governo a chi ha gasato i rom nella II guerra», mentre la «Costituzione è un libro di merda, buono per pulircisi il culo...impedisce i rimpatri e di fermare l’islam». Il professore Sebastiano Sartori, già segretario regionale di Forza Nuova, conferma il suo estremismo ideologico anche sui post che scrive sulla sua pagina facebook. Insegnante di Storia dell’Arte al Barbarigo, questa volta ha irritato, non poco, parecchi genitori che hanno deciso di rivolgersi alla magistratura, alla polizia e ai vertici del sistema scolastico veneziano. Chiedono provvedimenti disciplinari nei confronti di chi «dovrebbe essere un educatore. O meglio è pagato per esserlo. Questa vergogna deve terminare».

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Interpress/Mazzega Pellicani Venezia, 30.03.2014.- manifestazione pacifica di Forza Nuova in Piazzale Alla Salute.- Nella foto Sartori


Da quando non ha più ruoli all’interno di Forza Nuova di lui si erano perse le tracce. O meglio nessuno più parlava di lui. Scrivono i genitori: «Siamo un gruppo di genitori che hanno i figli che frequentano l’istituto alberghiero Barbarigo. Siamo molto preoccupati per il fatto che un insegnante del Barbarigo, tale Sebastiano Sartori, sia quotidianamente in contatto con i nostri figli. Sartori inneggia al razzismo, alla guerra, all’intolleranza, al fascismo e a quanto di peggiore ci possa essere», continuano i genitori nella loro lettera, «Quello che Sartori esprime non è libertà di pensiero. Pensiamo che un insegnante, che ha un ruolo educativo importante e fondamentale, non debba permettersi certe esternazioni su facebook. Noi crediamo nei valori della nostra Costituzione e riteniamo che gli insulti che Sartori fa alla Costituzione stessa, al Papa e al presidente Mattarella siano fortemente lesivi dei valori educativi che ispirano le nostre famiglie e la scuola italiana. Anche in classe Sartori non risparmia esternazioni e comportamenti di chiara radice razzista. I nostri ragazzi hanno paura a controbattere a ciò, perché il suo atteggiamento è aggressivo e prepotente anche con i colleghi».

La preside del Barbarigo, Rachele Scandella non ha voluto commentare ma ha sottolineato: «Io rispondo con gli atti previsti dalla legge per questi casi».

Da parte sua il professor Sartori, interpellato, ha risposto di essere un uomo libero e di poter scrivere quello che gli pare. —


 

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