Guardie giurate in azione per controllare Spinea

Scatta il nuovo protocollo sulla sicurezza firmato dalla prefettura con i vigilantes Daranno una mano alle forze dell’ordine segnalando episodi e persone sospette
Di Filippo De Gaspari
DOLO: BANCOMAT UNICREDIT FATTO SALTARE: 17/12/05 LIGHT IMAGE - CARLESSO MIRCO
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SPINEA. Guardie giurate per controllare Spinea. Si chiama “Occhi aperti sulla città” il nuovo progetto sulla sicurezza pronto a partire a Spinea, uno dei primi comuni del territorio ad aderire al protocollo d’intesa voluto dalla prefettura.

Gli occhi sono quelli dei vigilantes di alcuni istituti privati, che nello svolgimento del loro lavoro ora daranno anche una mano alle forze dell’ordine, segnalando problemi e movimenti sospetti. In questo modo Spinea punta a implementare il progetto di sicurezza urbana, dopo aver varato quello relativo alla videosorveglianza, con l’aumento dei siti sensibili da sorvegliare. Il piano della prefettura prevede la collaborazione tra le forze di polizia (polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza), polizia locale e alcuni istituti privati di vigilanza, selezionati e ritenuti idonei per fungere da partner dell’iniziativa. Le guardie giurate, soprattutto quelle che si occupano di servizi di metronotte per conto di aziende e attività commerciali in città, avranno il compito di segnalare alle centrali operative di carabinieri, polizia di Stato e polizia locale, tutti gli episodi che potrebbero richiedere un loro intervento . “Segnalatori” dunque, a costo zero per il Comune, che potrà però in questo modo sfruttare anche in ambito pubblico la presenza dei metronotte in città. Una collaborazione possibile grazie a uno specifico atto disposto del questore di Venezia nei confronti di cinque aziende aderenti. Si tratta della Castellano Vigilanza, Costantini Divisione Sicurezza, Civis Spa, Serenissima Scarl e Axitea Spa. Già codificati i casi di intervento dei vigilantes, che potranno chiamare le forze dell’ordine per segnalare la presenza di mezzi di trasporto o di persone sospette, l’eventuale fuga di mezzi o persone dal luogo di un delitto, auto, moto e mezzi nautici risultati di furto o in stato di abbandono, presenza di bambini, anziani e persone in stato confusionale o in evidente stato di difficoltà. Ma anche: presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione, interruzione di servizi di fornitura di fonti energetiche, allontanamento dai presidi ospedalieri di persone anziane o in trattamento sanitario obbligatorio e infine situazioni particolarmente significative di degrado urbano e disagio sociale. «Si tratta di un protocollo importante», spiega il sindaco Silvano Checchin, «che ci aiuterà a controllare meglio il territorio coordinando e gestendo le persone e i mezzi disponibili».

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