Gruaro, quattro infermieri per 85 degenti: si dimettono per “giusta causa”

GRUARO. Bufera sulla Casa di Riposo di Gruaro, gestita dalla cooperativa sociale Codess. I quattro infermieri si sono dimessi per “giusta causa” e ora la struttura rischia la chiusura, con 85 ospiti che verranno riaffidati alle loro famiglie (per chi ne ha una). La decorrenza delle dimissioni, presentate per le condizioni di stress e il trattamento economico, è fissata per martedì prossimo, e con il Ferragosto di mezzo non è semplice trovare una soluzione.

L’Usl 4 è disponibile a venire incontro alla struttura, ma la palla ora passa alla Codess. A rendere nota la difficile situazione è stato ieri i segretario del sindacato Uil Fpl di Venezia, Pietro Polo dopo aver spedito una lettera una lettera alla presidenza di Codess in via Boccaccio a Padova; a Moira Dagostino, responsabile dell’Area Veneto e Friuli Venezia Giulia della cooperativa, e al direttore generale dell’Usl 4 e a responsabile dei Servizi sociali dell’Asl Mauro Filippi.

«I carichi di lavoro», spiega Polo, «sono diventati insostenibili e non permettono di svolgere adeguata attività di assistenza con la dovuta concentrazione e tranquillità. Da parte dei responsabili c’è la sensazione di convincere il personale a tirare a campare, senza trovare vere soluzioni e mettendo a rischio gli stessi infermieri». I problemi nascono a monte. Mancano infermieri e Oss, e quelli che un tempo erano impiegati nelle case di riposo hanno ottenuto un posto negli ospedali dopo avere sostenuto un concorso.

«Ma le carenze generali», rincara la dose Polo, «non giustificano il comportamento della dirigenza di Codess. Le condizioni di lavoro e la mancanza di attendibilità di Codess hanno determinato la decisione del personale infermieristico di presentare le dimissioni per giusta causa. Il preavviso di 7 giorni scade martedì prossimo e io spero che Codess nel frattempo possa trovare adeguate soluzioni. Qualora questo avvenisse il personale interessato sarebbe pronto finanche a ritirare le dimissioni per giusta causa. Siamo disponibili a un confronto».

Il direttore generale dell’Usl 4 Carlo Bramezza è pronto a fare intervenire il personale aziendale, ma solo se arrivasse una precisa richiesta. «Come del resto abbiamo sempre fatto», spiega Bramezza, «appena avanzeranno eventuali richieste saremmo disponibili a valutare una soluzione». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA