Grafiche veneziane, premi e rilancio Una realtà produttiva che non si arrende

Una realtà storica che resiste e raccoglie riconoscimenti. Non è vero che la città d’acqua chiude e si arrende al turismo. Nella crisi generale e nella scomparsa di botteghe artigiane e tipografie storiche, c’è qualche eccezione di livellio che merita ricordare. «Grafiche veneziane» è una cooperativa che ha sede e laboratorio di produzione a Cannaregio, in calle Santa Caterina. Qui lavorano decine di persone e si stampano prodotti di qualità. L’ultimo riconoscimento è il terzo posto al premio Fedrigoni Top Award 2019, premio internazionale per la stampa internazionale e il design organizzato dalla cartiera Fedrigoni. Ma anche il Leone d’Oro alla Biennale d’arte e il catalogo-vinile del Padiglione Lituania.

«Una soddisfazione grande», dicono i dipendenti. «Vogliamo mostrare come a Venezia esiste (e resiste) anche una “normalità”», spiega per tutti il preprinting e customer support dell’azienda Alvise Viaro, «ovvero una realtà produttiva capace di generare occupazione e lavoro al di fuori della monocultura turistica cittadina».

« Una realtà», continua Viaro, «che riesce a farsi conoscere e apprezzare anche fuori dal nostro Paese: non soltanto per il fatto di essere a Venezia, ma anche e soprattutto per la qualità dei suoi prodotti. Ne sono testimonianza gli editori e i designers che vengono a stampare i loro lavori qui da noi da molte parti del mondo (dagli Stati Uniti, Inghilterra, Francia ecc.). Vorremmo dunque mostrare e dimostrare che, pur con grandi fatiche, il centro storico potrebbe non arrendersi a quello che sembra un destino segnato (Venezia come Disneyland, tanto per capirci). Vorremmo provare a trasmettere un messaggio di normalità, raccontando la storia di una realtà produttiva che da anni ormai lavora in centro storico e fa di questa sua collocazione un punto di forza anziché di debolezza».

Così le Grafiche Veneziane resistono e rilanciano. In questi giorni si stanno concludendo importanti lavori di restauro della sala macchine. Il tetto è stato rifatto, le travi adesso sono a vista, l’illuminazione è di tipo moderno. «Anche qui», dicono i dirigenti, «il tentativo è quello di riportare un’antica architettura industriale veneziana a tutto il suo splendore».

Grafiche veneziane ha segnato un po’ la storia della cultura e della politica cittadina negli ultimi decenni. Negli anni Ottanta era la fucina creativa delle attività della giunta Rigo-Pellicani, con il rilancio del Carnevale e dell’urbanistica, i convegni, i teatri che riaprivano, le manifestazioni, la politica.

Pii piani piano i costi maggiori della stampa in laguna – il luogo dove ricordano gli operai delle Grafiche è nata la stampa moderna di Manuzio, cinque secoli fa – hanno portato enti e aziende a stampare in terraferma, cercando prezzi di maggior favore. ma la qualità delle Grafiche Veneziane è sempre rimasta altissima. Una tenacia che adesso è stata premiata . —

A.V.

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