Gondoliere

Emanuele Tagliapietra detto “Rocambole” o meglio sarebbe dire “rocambolesque” alla francese. Di professione Emanuele fa il gondoliere allo stazio del Todaro. Il secondo “nome” lo ha ereditato dal nonno perché costui è stato protagonista di azioni rocambolesche degne delle leggende da locanda. Emanuele è famoso per essere il gondoliere della plastica. Da qualche anno, infatti , armato di retino, gira per canali e rii di Venezia raccogliendo tutta la plastica che galleggia e incontra sulla sua strada. Una sensibilità ambientale e di decoro della città che ha da anni e che trasmette a tanti suoi colleghi ma anche ai clienti che trasporta per lavoro. Racconta: «Le bottiglie, i sacchetti e le vaschette di polistirolo mi hanno sempre dato fastidio a vederle galleggiare. Se poi pensi che finiscono nella catena alimentare mi danno ancora più fastidio. Un giorno mi sono detto che anche noi gondolieri dobbiamo fare qualche cosa per mantenere la nostra città pulita. Ho pensato allora che potevo iniziare a raccogliere tutta la plastica che incontro mentre porto in giro i turisti. E così mi sono munito di un guadino con il quale raccolgo bottiglie e altra plastica che vedo galleggiare. Poi metto tutto nei sacchi che ho sempre con me. I turisti apprezzano questa azione e non si lamentano nemmeno quando devo legare la barca alla riva, perché magari devo sistemare i sacchi dei rifiuti abbandonati e rotti dai gabbiani. Tutti rifiuti che finirebbero in acqua. Visto che i colleghi mi chiedevano e mostravano interesse per quello che facevo ho acquistato altri 15 guadini e li ho distribuiti ad altri gondolieri. L’opera di sensibilizzazione è importante. Se tutti avessimo più sensibilità ci sarebbe meno degrado». —

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