Gli “Sgrafamasegni” di Marghera protagonisti alla Biennale Architettura
Il gruppo di scalatori che hanno la palestra sul campanile della chiesa di Marghera emblema di rigenerazione urbana al Padiglione Italia

Gli “Sgrafamasegni” di Marghera in mostra alla Biennale Architettura di Venezia
L’attività di arrampicata sulla chiesa di Gesù Lavoratore è uno dei nove progetti di riqualificazione urbana esposti al Padiglione Italia dell'Arsenale per la XVIII edizione della Biennale architettura di Venezia. In mostra gli arrampicatori che si allenano da anni sulla parete del campanile della chiesa della città industriale. L’attività di arrampicata che ha preso vita sulla parete di Gesù Lavoratore verrà presentata nel Padiglione Italia dell’Arsenale come paradigma di possibili rigenerazioni urbane da attuare sul territorio nazionale.

Tutto nasce dall’idea del collettivo di design e ricerca milanese Fosbury Architecture, che ha avuto l’incarico di individuare nove siti in Italia per declinare il tema scelto per la Biennale: “Spaziale: ognuno appartiene a tutti gli altri”. Sono state elaborate idee per Taranto (sui tetti degli edifici), Trieste (la riapertura di un tunnel antiaereo), Ripa Teatina (per agire sul suo ecomostro)... E poi c’è spazio per il “patronato verticale” nato 26 anni fa tra le fabbriche e il quartiere urbano di Marghera, con il placet dei padri Salesiani che al tempo reggevano la parrocchia. Hanno affidato ad altri architetti e creativi (Parasite 2.0 ed Elia Fornari-Brain Dead) l’incarico di sviluppare per la parete di arrampicata un progetto, che ha preso il nome di “Concrete Jungle” (giungla di cemento), in omaggio a una canzone di Bob Marley. Hanno chiesto e ottenuto il placet di don Filippo Benetazzo, che dall’anno scorso regge la parrocchia, e del Patriarcato. E hanno collaborato con gli “Sgrafamasegni”, il gruppo di scalatori che gestisce l’attività di arrampicata, oltre che con M9 e Claudia De Caro. Come sponsor, anche aziende come Vibram e Montura.

Dopo alcuni sopralluoghi, ad inizio aprile sono arrivati nuovi scatoloni di prese colorate. E un tracciatore di fama della Fasi (Federazione arrampicata sportiva italiana), Marzio Nardi, campione italiano d’arrampicata, allenatore, tracciatore internazionale, fondatore di una delle storiche palestre d’arrampicata italiane, ha fissato le nuove prese sul muro della chiesa che guarda le fabbriche e la Romea. Giusto in tempo per l’edizione 2023 di “Arrampilandia”, svoltasi il 27 e 28 aprile, con la partecipazione di mille bambini delle scuole elementari del territorio.
Tra volontari, maestre e assessori comunali in visita, era presente anche una troupe che ha effettuato le riprese, da cui sarà tratto il video che arricchirà l’installazione dedicata agli Sgrafamasegni al Padiglione Italia della Biennale. Agli occhi del pubblico internazionale che affollerà fino a novembre l’esposizione farà bella mostra di sé anche il muro colorato di una chiesa, divenuto – oltre che luogo di culto – anche spazio di ritrovo e di aggregazione.

Chi sono gli Sgrafamasegni
Il gruppo degli “Sgrafamasegni” nasce nell’aprile del 1997 quando, ad opera di Renzo Cavalletto, viene effettuato il primo buco per spit sui mattoni della chiesa di Gesù Lavoratore, con il benestare del parroco don Giuseppe Bordignon. In questa zona di Marghera, infatti, mancavano spazi “buoni” per il gioco di bambini e ragazzi: il muro d’arrampicata è diventato così subito un’attrattiva per molti di loro. Molto presto è nata anche la manifestazione Arrampilandia, dedicata alle scuole, per offrire agli alunni due giorni di gioco e arrampicata, con ponti tibetani, teleferica e grotte artificiali per improvvisarsi speleologi.
L’attività
Oggi, da maggio a ottobre, la palestra apre due giorni alla settimana, il martedì e il venerdì dalle 16.30 alle 19.30, con una trentina di vie di difficoltà che vanno dal 4a al 7b, su prese di resina o fessure scavate tra mattone e mattone. Nel tempo i soci stessi hanno imparato a fare i tracciatori delle vie che vengono rinnovate continuamente. D’estate la struttura ospita diversi Grest parrocchiali. L’attuale presidente è Ivan De Toni, che ha raccolto il testimone da Gigi Tormen; membri del direttivo sono Marco Frison, Maide Scattolin, Roberto Checchin, Luciano Giacometti, Massimiliano Ferru. Con loro una nuova generazione di climber e volontari sta investendo il proprio tempo nel progetto di animazione sociale nato all’ombra delle fabbriche.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia