Giudice decaduto, emergenza all’Ufficio gip

VENEZIA. Emergenza si aggiunge ad emergenza, nell’Ufficio dei giudici per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia. Non bastasse la protesta del personale amministrativo, che ha chiesto il trasferimento in blocco per troppo stress - legato alla mole di lavoro e scadenze ristrette dell’Ufficio - ora il Consiglio Superiore della Magistratura ha dichiarato decaduta la recente assegnazione della magistrata Francesca Zancan, durata un anno.
Un’esperienza veneziana iniziata, per la giudice, decidendo condanne per 170 anni di carcere per gli imputati di un traffico di droga legato alla mafia nell’inchiesta “Piciotteria 2” e che si è conclusa, pochi giorni fa, con i 14 rinvii a giudizio e i 38 riti abbreviati al termine dell’udienza preliminare sulle sospette infiltrazioni ’ndranghetiste nel padovano ad opera, secondo le accuse, del clan Bolognino. Nell’agenda della giudice, era segnata il 18 marzo anche l’udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio degli ex prefetti di Venezia Domenico Cuttaia e Carlo Boffi e di altri dirigenti della Prefettura, accusati dalla Procura di essersi accordati con i vertici della Edeco per pilotare le visite a sorpresa al centro rifugiati di Cona gestito dalla coop di Simone Borile e della moglie Sara Felpati. Un fascicolo complesso, che un nuovo magistrato dovrà studiare daccapo, in breve tempo.
Già giudice civile al Tribunale di Padova, era stata la stessa Zancan a chiedere il trasferimento a Venezia, che le era stato concesso dal Consiglio giudiziario in deroga al fatto che non avesse maturato i due anni di esperienza in materia penale previsti per accedere al ruolo di gip, a fronte delle necessità impellenti dell’ufficio veneziano. Deroga che è stata invece negata dal Consiglio superiore della magistratura, che ha fatto decadere la nomina. In attesa di una nuova assegnazione, la magistrata è in ferie e l’Ufficio dei giudici per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia - presieduto da Luca Marini - si trova ora con due magistrati in meno, dopo l’aspettativa per maternità con trasferimento al Tribunale di Padova, della giudice Maria Luisa Materia.
La notizia della mancata conferma della nomina della giudice Zanzan si è abbattuta come un fulmine - in un cielo già poco sereno - sull’ufficio: nei giorni scorsi, nell’impossibilità di trovare un gip compatibile per trattare i 30 riti abbreviati nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte infiltrazioni ’ndranghetiste ad Eraclea, mancando “volontari” in tutto il Tribunale, il presidente Laganà ha infine aggiudicato il fascicolo alla giudice, Michela Rizzi.
Roberta De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia