Giovane animatore stroncato da un malore

MIRANO. Stroncato da un malore improvviso, muore un giovane animatore di Mirano. Simone Garoni avrebbe compiuto 28 anni tra pochi giorni, il suo cuore si è fermato sabato in un letto dell’ospedale di Bolzano, la città dove si trovava con degli amici per uno stage di animazione per villaggi turistici, la sua grande passione. Il referto parla di arresto cardiocircolatorio e sono ora in corso accertamenti per capire se il giovane abbia assunto alcol o sostanze in grado di provocare la sua tragica fine.
Da qualche tempo, infatti, il ventottenne era seguito da una comunità di recupero. Da quello che si sa il giovane stava trascorrendo una serata con amici, quando improvvisamente si è sentito male. Subito portato in ospedale, in condizioni già gravi, è entrato in coma e, poco dopo, è spirato. Per lui non c’è stato nulla da fare.
A Mirano lo conoscevano in molti, perché per anni aveva frequentato i luoghi principali di ritrovo dei giovani della città ed era stato anche nel gruppo animatori del Grest in patronato. Cresciuto al quartiere Aldo Moro, dove vive tuttora la famiglia, Simone era il maggiore di due fratelli: aveva frequentato le elementari alla scuola Dante Alighieri e le media alla Leonardo Da Vinci. Era solito trovarsi con gli amici al campetto del quartiere, ma soprattutto era uno dei volti noti dei gruppi estivi parrocchiali del duomo, dai quale tuttavia si era poi staccato, pur mantenendo in contatto con i tanti amici incontrati negli anni dei laboratori, dei balli, dei giochi e delle gite. È in quegli anni, che, secondo alcuni conoscenti, aveva maturato la passione e anche una certa capacità di animazione. Negli ultimi tempi alcuni amici lo stavano aiutando nel suo percorso di recupero, testimoniandogli affetto e vicinanza. Oggi parlano di lui come di un ragazzo sensibile, apparentemente solare, con il sorriso sempre stampato sulle labbra, ma che forse lasciava trasparire una sofferenza mai del tutto svelata.
A Mirano la voce della sua tragica scomparsa si è diffusa in fretta nel weekend, proprio grazie ai tanti amici e conoscenti che Simone si era fatto negli anni. Si faceva chiamare “il principe”, Simone Garoni e ora qualcuno trova le parole per dire che lui era veramente un principe. Un principe all’apparenza ribelle, ma in realtà un principe di generosità, dallo sguardo tenero, il sorriso contagioso, di poche parole. Lunghi silenzi ora diventati eterni. Solo pochi giorni fa, sul suo profilo Facebook, Simone aveva citato una frase di Tiziano Ferro, il suo “poeta in musica”: «Magari un giorno avremo un posto anche nascosto pur distante dalle tante stanterie». «Lassù ha trovato il rifugio alla sua inquietudine terrena», ha commentato ieri un’amica. La data dei funerali si dovrebbe conoscere forse già in giornata.
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