Giornate degli autori a Venezia69, cinema tricolore e cinema Corsaro. Mordini e Marra protagonisti

La rassegna promossa da ANac e cento autori. Per il ritratto "Francesco De Gregori" firmato da Pistolini potrebbe arrivare in laguna anche il cantautore romano

ROMA. E’ ancora Italia alla 69ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che in attesa della presentazione del calendario ufficiale, ieri ha svelato il programma della nona edizione delle Giornate degli autori - Venice Days (30 agosto - 8 settembre), la sezione autonoma promossa da Anac e 100 autori. E se, come spiega il delegato Giorgio Gosetti, quest’anno alle Giornate sventoleranno tre bandiere, «una italiana, una tutta femminile e una corsara», a portare il tricolore saranno “Acciaio”, l’attesissimo film che Stefano Mordini ha tratto dal best seller di Silvia Avallone sul mondo operaio, con Michele Rondino e Vittoria Puccini protagonisti. E “Il gemello”, affresco della vita dietro le sbarre di Secondigliano di Vincenzo Marra.

Gradita sorpresa potrebbe poi essere l’arrivo in laguna di Francesco De Gregori, per il ritratto firmato da Stefano Pistolini, “Francesco De Gregori - Finestre Rotte”, nella sezione (anche questa tutta italiana) di Venice Nights. «Speriamo accetti il nostro invito – rilancia Gosetti – che non è per il cantante ma per il coautore di un bellissimo documentario, in cui si compie anche una riflessione sul nostro Paese».

L’Italia torna poi ancora nel film di chiusura (top secret quello d’apertura), “Il risveglio del fiume segreto - In viaggio sul Po con Paolo Rumiz” di Alessandro Scillitani. E nella sezione Eventi speciali, che va dal “Bob Wilson’s life and death of Marina Abramovich” di Giada Colagrande al ritratto di Pietro Ingrao “Non mi avete convinto” di Filippo Vendemmiati, fino al Pietro Tortolina de “L’uomo che amava il cinema” di Marco Segato.

Ma se la Mostra, come racconta Gosetti, ha scelto una donna, l’indiana Mira Nair con “The reluctant fundamentalist” per la sua apertura ufficiale il 29 agosto, fortissimo è il filo rosa che corre anche fra le trenta prime mondiali in programma alle Giornate degli Autori.

«Come alla Settimana della critica, credo che il 50per cento dei film che abbiamo scelto siano al femminile». Si va dall’affresco familiare palestinese di “Heritage” di Hiam Abbass alle donne di tre generazioni che lo svedese Jesper Ganslandt firma in “Blondie”; dal ritorno della canadese Sarah Polley in “Stories we tell” alla georgiana Rusudan Chkonia che in “Keep smiling” immagina un reality riservato alle migliori mamme del tubo catodico; fino al film che potrebbe far scandalo alle Giornate, “The weight”, storia di eros funerario del coreano Jeon kyu-hwan; o al “My friend Johnny” di Alessandra Cardone.

Donne anche per il progetto “Women’s tales”, realizzato con Miu Miu, tra il collettivo firmato Zoe Cassavetes, Lucrecia Martel, Giada Colagrande e Massy Tadjedin e l’omaggio all’autrice sperimentale americana Maya Deren.

Per chi lamentasse un eccesso di signore, niente paura. A Venezia debutta anche il Cinema corsaro (2-6 settembre), sezione tutta a tema piratesco con cinque serate d’autore, tra Emilio Salgari, Ugo Gregoretti e Corso Salani. Domani l’annuncio del concorso dove per l’Italia si da per certo l’atteso “Bella addormentata”di Marco Bellocchio ed “È stato il figlio” che Daniele Ciprì ha tratto dal romanzo di Roberto Alajmo. Cui si potrebbe aggiungere Francesca Comencini con “Il cielo con un dito”.

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