Gestore dell’Osteria al cicheto

Simone Salin è arrivato all’ “Osteria al Cicheto” che era poco più che studente. Insieme ai due fratelli, una trentina di anni fa, ha rilevato questo locale in calle della Misericordia, laterale di Lista di Spagna, a due minuti di strada dalla stazione ferroviaria. Qui ci devi venire non per caso, ma perché qualcuno ti ha indicato il locale.

Quando i fratelli Salin presero in gestione il locale, questo era un bar di quartiere dove si ritrovavano batidor e gancer per bere un’ombra. All’epoca non si beveva bene a Venezia, la qualità dei vini era scadente. Solo nel tempo la qualità è migliorata e questa osteria propone una ventina di vini di qualità. «A Venezia si beve mediamente bene, perché qui ci sono le persone disposte a spendere i 5 euro per un bicchiere. C’è il turista straniero appassionato, che sa apprezzare la qualità. Negli anni l’offerta è diventata molto buona».

All’osteria fanno spritz solo a mezzogiorno, la sera no. «Non è il nostro target. Non per fare i sofisticati, ma perché non ci interessa la clientela che beve tanto per bere. A mezzogiorno li facciamo perché passa gente che vive in zona - soprattutto anziani - e ci chiede lo spritz. Non possiamo non farlo. Per i veneziani questo è un locale di riferimento, da sempre».

Veneziani e turisti

La clientela di questo bacaro va dal turista al veneziano e a chi alla sera cerca un po’ di buona compagnia, come in passato si poteva trovare nei bar di paese. Nel tempo Simone aveva aperto anche una pizzeria, ma poi l’ha chiusa. D’inverno, quando ha tempo, ama passeggiare per Venezia quando c’è nebbia: «Solo allora non c’è troppa gente in giro». —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia