Gallerie Accademia aperte le buste restauro in partenza

Lavori entro l’estate per riqualificare la parte storica Appalto da 7 milioni di euro che fa gola a molte imprese
Di Enrico Tantucci
Interpress/Tagliapietra Venezia 27.03.2013.- Gallerie dell'Accademia.
Interpress/Tagliapietra Venezia 27.03.2013.- Gallerie dell'Accademia.

C’è la fila di imprese per il restauro, l’adeguamento funzionale e allestimento espositivo del complesso delle Gallerie dell’Accademia nella sua parte storica, di cui ieri si sono aperte le buste con l’offerta economica alla Direzione regionale dei Beni Culturali del Veneto che ha indetto l’appalto. Un intervento da circa 7 milioni di euro in un’edificio-simbolo della città in un momento di crisi nera per l’edilizia e gli appalti non può non fare gola, anche se per conoscere il vincitore bisognerà aspettare ancora un po’.

«Dobbiamo prima insediare la commissione tecnica - spiega il direttore regionale dei Beni Culturali Ugo Soragni - che esaminerà le offerte anche sotto il profilo qualitativo». A curare il progetto preliminare, anche David Chipperfield, il famoso architetto britannico che ha appena diretto la Biennale Architettura. Il progetto di restauro e riallestimento delle Gallerie dell'Accademia nella parte storica, al primo piano - a cui fa riferimento il bando - curerà il collegamento anche con la nuova ala nel complesso della Carità - i cui lavori non sono ancora conclusi - seguita dal soprintendente ai Beni Ambientali e Architettonici di Venezia Renata Codello e dall'architetto Tobia Scarpa.

Per quanta riguarda gli allestimenti originali di Carlo Scarpa presenti alle Gallerie, l’architetto Soragni ha già garantito che saranno trattati con rispetto sacrale, ma che il problema principale che si pone il nuovo intervento è quello di un riassetto moderno e funzionale delle Gallerie dell'Accademia, anche per concludere finalmente l'operazione Grandi Gallerie.

Per eseguire i lavori sarà necessario chiudere, parzialmente a rotazione, le sale del museo, che comunque resterà sempre aperto al pubblico. Il riordino di Carlo Scarpa del primo piano delle Gallerie dell'Accademia fu compiuto tra il 1945 e il 1960, in varie fasi, ed è rimasto sostanzialmente immutato sino ad oggi.

Verrà rimessa a nuovo una parte del piano terra e tutto il primo piano. Ci sarà l'ammodernamento degli impianti, l'adeguamento funzionale ma non solo. Il finanziamento ministeriale - Iva e consulenze incluse - ammonta a circa 9 milioni. Due sono stati finanziati attraverso le risorse finanziarie perla programmazione integrativa dei lavori pubblici per l'anno 2011 e altri 7 dalla delibera Cipe marzo 2012. I progetti verranno valutati sul piano dell'offerta economica ma anche quello su quello dell'offerta tecnica, (alla quale è stato assegnato la metà del valore). Le imprese dovranno presentare il progetto di restauro e di allestimento quale cornice del museo come descritta nel progetto scientifico, rispettare i principi del restauro, le linee direttive di miglioramento sismico previste dal progetto preliminare, le indicazioni procedurali previste nella relazione finale di indagine sulle superfici decorate.

Un sentiero predefinito entro il quale potranno muoversi i partecipanti. Al termine della selezione da parte della commissione giudicatrice, nominata dal direttore regionale dei beni culturali Ugo Soragni, l'impresa vincitrice dovrà produrre un progetto esecutivo, che dovrà comunque essere approvato dalla direzione regionale, prima del via ai lavori. Arduo stabilire ora se la collaborazione dell'architetto Chipperfield potrà continuare anche nella seconda fase progettuale, per dare veramente il suo marchio all’intervento. La parte storica delle Gallerie dell’Accademia è stata «segnata» anche dall’intervento nella parte dell’ex complesso della Carità prima occupata dall’Accademia di Belle Arti, perché i lavori - soprattutto quelli che hanno riguardato l’installazione degli impianti tecnologici nel sottosuolo del cortile - hanno comportato anche dissesti e fessurazioni al piano superiore, a cui il restauro porrà rimedio.

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