Venezia, furto in hotel a Santi Apostoli: ladri ripresi dalle telecamere
La denuncia dei titolari: «Dobbiamo cambiare l’ingresso, ma c’è un vincolo». Nelle stesse ore anche il tentativo di incursione in un’altra struttura della zona

Il filmato della telecamera di sicurezza sembra quasi una burla, tanto più che uno dei tre protagonisti si abbandona persino a qualche mossa di danza, in centro alla calle. All’interno dell’albergo, invece, le cose erano ben più serie: l’intruso che ha forzato la porta, infatti, ha anche distrutto due cassetti, ha frugato tutta la reception e si è persino spinto tra le camere del primo piano. «A quell’ora erano già al lavoro le cameriere, se avesse incrociato una di loro cosa sarebbe successo? E se si fosse imbattuto in un ospite?».
Ancora un’intrusione, ancora un furto tra le calli del centro storico: sabato mattina, alle 7.20, un uomo ha rotto la serratura della porta d’ingresso di un hotel di Santi Apostoli e ha rubato i pochi spiccioli che ha trovato all’interno. Poi ha raggiunto i suoi due complici rimasti all’esterno e se n’è andato.
«Non si sono neppure messi a correre, hanno fatto tutto velocemente, ma con grande serenità, come se niente fosse», racconta il gestore della struttura, che li ha visti dal sistema di sorveglianza e quando ha urlato loro contro si è solo sentito rispondere «Excusez moi, pardon», una presa in giro.
I danni sono stati contenuti, in realtà: i due cassetti distrutti, la serratura saltata, ma la gestione spera di poter approfittare per mettere finalmente una porta blindata. «La soprintendenza non ce l’ha mai concessa, perché c’è un vincolo. La facciamo di tutti i colori che vogliono, ci mettiamo sopra i materiali che servono, ma speriamo che finalmente ce la facciano rafforzare come si deve: ne va della sicurezza di personale e clientela». Dalla direzione dell’hotel viene ribadito lo spavento per il blitz: «Alle sette e mezza del mattino, quasi, non alle due di notte. Cosa poteva succedere? Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri, ma quello che preoccupa è la facilità con cui certi individui sembrano poter fare quello che vogliono».
Nelle stesse ore, sempre in zona, un altro hotel ha subito un tentativo di effrazione, forse dalla stessa banda; lì però la porta era davvero blindata e spingere e tirare non è bastato a farla cedere. La stessa struttura, un anno fa, aveva subito ben di peggio: «Nel giorno del cambio della biancheria, quando i trasportatori arrivano a prendere i carichi da portare in lavanderia e lasciano i pacchi di lenzuola e asciugamani puliti, un uomo a volto coperto si è buttato dentro e ha rubato un computer. Un vecchio attrezzo, in realtà, le telecamere l’hanno seguito fino alla stazione di Mestre: chissà a chi l’ha rivenduto e a quanto poco», sospirano ancora dall’albergo, «Ha fatto una sceneggiata enorme, tutto per poca cosa. Ma davanti a questi individui c’è tanta paura: non sappiamo cosa siano disposti a fare, né cosa nascondano sotto la maglia, un coltello può sempre saltare fuori». —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia