Estorsione, domani l’interrogatorio
SANTA MARIA DI SALA. Sarà interrogato domani l’imprenditore di Massanzago Germano Zin, arrestato dai carabinieri sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione firmata dal giudice veneziano Michele Medici sulla base delle confessioni dell’albanese Luka Eduard. Anche quest’ultimo sarà sentito dal magistrato, da quello di Padova visto che è rinchiuso nel carcere della città del Santo, ma anche la sua posizione è passata di competenza dalla Procura di Padova a quella di Venezia.
I fatti si sono svolti a Santa Maria di Sala, dove un piccolo imprenditore sarebbe stato avvicinato e minacciato da Eduard . «So dove abiti, so dove abita tua figlia, devi dei soldi a qualcuno, sarà il caso che cominci a pagare, intanto dammi quattromila euro, anzi cinquemila, che mille sono per me». Niente nomi, ma l’imprenditore veneziano ricorda che l’unica questione che ha in sospeso è con il padovano Zin, il quale aveva eseguito per lui lavori per circa un milione. Aveva pagato quasi tutto, in sospeso erano rimasti 40 mila euro: discussioni, anche una causa giudiziaria, ma quei soldi Zin, che lavora nel settore degli scavi e del movimento terra, non li aveva più visti.
In un secondo incontro, l’albanese continua a minacciare l’imprenditore veneziano e questa volta parla di 50 mila euro che deve versare. Al terzo appuntamento, però, si presenta con i carabinieri che arrestano Luka Eduard. Al primo interrogatorio, l’albanese vuota il saccoe racconta che a spedirlo a minacciare a Santa Maria di Sala l’imprenditore è stato Zin, il quale aveva fretta di recuperare quel credito e non vuole attendere i tempi lunghi della giustizia civile. Prima di chiedere il suo arresto i carabinieri hanno anche fatto i conti in tasca all’azienda di Massanzago, scoprendo che ha solo un dipendente e che non naviga in cattive acque, come invece accade a mille altre piccole imprese in tutto il veneto.
Anche per questo, se Eduard racconta la verità ma sia i carabinieri sia il giudice veneziano che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare gli hanno creduto, l’azione che avrebbe ideato e organizzato sarebbe ancor più odiosa. Comunque, domani avrà la possibilità di difendersi, di raccontare la sua versione. (g.c.)
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