Esenzione sbagliata Medico di base paga la differenza

Esenzione sbagliata, medico di San Donà paga di tasca sua. Un episodio che fa riflettere e che pare non sia isolato. Sempre più spesso i pazienti, in tempi di crisi, non accettano errori od omissioni...

Esenzione sbagliata, medico di San Donà paga di tasca sua. Un episodio che fa riflettere e che pare non sia isolato. Sempre più spesso i pazienti, in tempi di crisi, non accettano errori od omissioni che comportino pagamenti maggiorati, seppure modesti. E' il caso di un noto medico di base di San Donà che aveva firmato una ricetta senza segnare l'esenzione. Un ticket da 10 euro, che dovevano diventare 5 con l'esenzione non fruita. La mamma del paziente non ha accettato l'errore del medico di base dopo che il figlio aveva già pagato il ticket "pieno" a segutito di una visita. Si è recata dal medico personalmente, determinata a riavere i soldi e li ha pretesi proprio da lui. «In tanti anni non mi era mai accaduto», spiega il dottore, «ma oggi possono capitare anche episodi simili. La gente è sempre più arrabbiata e non accetta neppure un errore umano, una distrazione». In fondo poteva tornare indietro con la ricetta e chiederne la correzione allo stesso medico prima di fruire della visita, facendo presente l'esenzione che non era stata segnata, oppure rivolgersi agli uffici dell'Asl 10 per chiedere spiegazioni o rimborsi. «Si è presentata qui e mi ha chiesto i soldi», continua il medico di medicina generale, »io non ho potuto fare altro che restituirli e di tasca mia per evitare che la situazione potesse degenerare. Non lo trovo giusto, ma oggi i pazientisono pronti a fare questioni anche su una semplice esenzione da 5 euro scatenando liti in studio». (g.ca.)

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