Elisa torna all’agriturismo di famiglia a Quarto. «Farò conoscere la bellezza di Altino e il Sile»

Laureata in Economia, ha lavorato in Inghilterra e Spagna, parla quattro lingue: ora ha deciso di puntare sul tempo libero 
Giovanni Monforte

la scommessa

Parla correttamente quattro lingue, ha viaggiato e lavorato all’estero, dalla Spagna all’Inghilterra. Ma poi ha scelto di tornare a casa e dedicarsi all’agricoltura. Quella di Elisa Zanotto, 37 anni, di Quarto d’Altino, è una storia esemplare di come i giovani oggi stiano riscoprendo il legame con la terra e il territorio. La pandemia ha accelerato questo fenomeno.

Un rapporto che li spinge a rimanere in campagna, oppure ritornarvi, portando in agricoltura innovazione e mentalità imprenditoriale. Elisa Zanotto si occupa, insieme alla famiglia, dell’agriturismo Colombera, che sorge nella campagna altinate, circondato da un appezzamento di 18 ettari.

Nell’albero genealogico della famiglia di Elisa ci sono generazioni passate di mezzadri. Negli anni Cinquanta il nonno di Elisa decise di comprare un appezzamento di terra a Quarto, permettendo al figlio Ruggero di dedicare la sua vita all’allevamento di vacche da latte e alla coltivazione di mais, soia e frumento. Una strada che, almeno inizialmente, Elisa non sembrava aver seguito. Conseguita la laurea in Economia e gestione dei servizi turistici, ha deciso di andare all’estero.

Ha vissuto in Inghilterra e in Spagna, dove ha lavorato nel settore turistico e alberghiero. Coltivando anche l'amore per le lingue. Ne parla quattro (inglese, spagnolo, tedesco e francese), grazie al percorso scolastico e alle esperienze all’estero, che le hanno consentito di rafforzarne la conoscenza. Poi la scelta di riabbracciare la campagna.


«Quando mio padre decise di aprire un agriturismo puntando sul servizio di alloggio, data la vicinanza all’aeroporto, ho capito che potevo tornare nella mia campagna», racconta Elisa Zanotto.

«Sono felice di dare il mio contributo a turisti e visitatori. Mi piace dialogare con loro, spingerli in percorsi immersi nel verde che si possono esplorare in bicicletta scoprendo le bellezze dell’area naturalistica del Sile, piuttosto che da Altino raggiungere le isole della laguna nord e conoscere altre realtà agricole con prodotti tipici, eccellenze del territorio». Rispetto al passato, l’azienda agricola ha ridotto sensibilmente la parte dedicata all’allevamento, nella stalla rimangono solo pochi capi. Ma il progetto è di continuare a puntare sulla coltivazione di cereali e di un ricco orto di frutti e verdure per poter deliziare i turisti, anche se ora solo per colazione. Anche l’agriturismo Colombera ha risentito nell’ultimo anno delle restrizioni. Ma Elisa Zanotto ha le idee chiare sul suo nuovo impegno in agricoltura.


«L’obiettivo è proporre un turismo esperienziale, slow ed ecosostenibile», conclude la 37enne imprenditrice altinate, «ci teniamo a offrire una proposta di alloggio in campagna all’insegna della natura, della tranquillità e di un contesto verde, pur essendo vicino a Venezia. E vogliamo contribuire a far rimanere i turisti sul nostro territorio, che può offrire molto: dal turismo fluviale con le escursioni in barca a quelle in bicicletta, fino alla visita all’area archeologica». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia