Ecco il “Bosco verticale” di Mestre: una torre di 70 metri in viale San Marco

MESTRE. Una nuova torre residenziale di 70 metri, destinata a modificare lo skyline di Mestre. E a suscitare, probabilmente, le inevitabili e scontate polemiche.
E’ la nuova sorpresa urbanistica che salta fuori dalla seduta della giunta, che ha approvato l’altra sera il riordino e la riqualificazione dell’area di un ex campo da calcio in viale San Marco. L’intervento si inserisce infatti nel riordino dell’ex campo dove giocava il Real San Marco e promette, nelle intenzioni, di avere una vocazione altamente tecnologica in un’ottica di risparmio energetico.
Tant’è. Sarà questo comunque uno degli aspetti principali dell'intervento di bonifica e recupero previsto nell'area dell'ex campo da calcio del Real San Marco.
Uno spazio completamente abbandonato da oltre vent'anni, che si trova tra viale San Marco e via Boerio, verrà interamente riqualificato e messo a disposizione della cittadinanza con un intervento che è stato approvato ieri dalla Giunta.
Si attua così la delibera di Consiglio che recepiva l’accordo di pianificazione tra il Comune e la ditta Genuine Srl di Oderzo – legata al gruppo di costruzioni Setten – , per quello che è di fatto un intervento a costo zero per il Comune, ma che avrà ricadute pubbliche come aree verdi, parco giochi per bambini, viabilità e l'ampliamento del sagrato della chiesa di San Giuseppe, al punto da diventare una vera e propria piazza per la zona.
L'investimento complessivo dei privati sarà di circa 20 milioni di euro, di cui 3 per ciò che sarà poi a uso pubblico, mentre 1,3 milioni è la somma necessaria per la sola bonifica dei terreni abbandonati. Alla fine, la torre residenziale ricorderà molto il Bosco verticale realizzato a Milano dall'architetto Boeri, e sarà interamente in classe A energetica. Oltre venti piani in cui troveranno posto decine di appartamenti.
Il Bosco verticale di Milano, per fare l’esempio, ha aperto una scuola urbanistica: si tratta di due torri, l’una di 80 e l’altra di 112 metri d’altezza, che ospitano nel complesso 800 alberi, 15.000 piante perenni e cinquemila arbusti. «Una vegetazione – spiegano i progettisti del Bosco milanese – equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana».
Entusiasta naturalmente l’assessore comunale all’urbanistica, che ha accompagnato l’idea: «Si troverà una soluzione per una parte della città abbandonata da anni, e che verrà risistemata, valorizzata e riconsegnata a tutti quei cittadini che vedranno al posto di recinzioni e transenne uno spazio da vivere» ha detto l’assessore all'Urbanistica, Massimiliano De Martin.«E' inoltre prevista, in una parte dell’area, la presenza di attività economiche di servizio al quartiere per rivalutare l’intero tessuto socio economico, creando nuovi posti di lavoro.
La torre avrà invece un innovativo approccio progettuale. Inoltre sarà riqualificato anche il sagrato della chiesa di San Giuseppe, creando un luogo di ritrovo per gli abitanti». Facile prevedere che l’approvazione del piano urbanistico sarà accompagnato dalle inevitabili critiche. —
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