Duomo di Chioggia di nuovo allagato: «Basta, chiudo»

L’ira del parroco don Danilo Marin dopo i tanti appelli lanciati anche al sindaco: sono esasperato le pompe non funzionano

CHIOGGIA. Chiuso il Duomo per allagamento. È successo, temporaneamente, ieri pomeriggio prima della messa prefestiva, ma il parroco don Danilo Marin minaccia di chiuderlo definitivamente se il Comune non deciderà di sistemare le pompe di sollevamento il cui malfunzionamento causa a ogni acquazzone un po’ più abbondante l’allagamento della cattedrale di Santa Maria Assunta. Gli appelli di don Danilo finora sono caduti nel vuoto e adesso il parroco, esasperato, ha deciso di alzare la voce e passare alle “maniere forti”. La chiesa ieri, col temporale delle 16, si è allagata in pochi minuti. Il pavimento si è coperto d’acqua per 10 centimetri, in tutta la lunghezza delle navate.

In ammollo panche, marmi, tappeti e persino il primo gradino che porta all’altare. «Sono stanco e anche molto arrabbiato», spiega don Danilo, «sono mesi che chiedo interventi risolutivi perché la Cattedrale va sott’acqua a ogni evento piovoso un po’ più violento del normale. Due mesi fa ho anche scritto una lettera al sindaco Alessandro Ferro chiedendo di tutelare un bene che è patrimonio della città e della cultura, un bene storico e architettonico, minacciando di rivolgermi ai giornali. Niente di niente. Piove e noi andiamo sotto e non interessa a nessuno. E io cosa dovrei fare? Chiudo la chiesa e poi vediamo se nessuno se ne accorge». Le dimensioni del Duomo sono imponenti e per asciugare l’acqua e ripulire servono molte braccia di buona volontà. Difficile da trovare in un tardo pomeriggio di luglio e senza preavviso.

«Io fra mezz’ora dovrei celebrare la messa prefestiva», spiega il parroco, «impossibile con queste condizioni. Non posso far entrare i fedeli con i piedi sull’acqua, non è decoroso e non è sicuro, ma non ho nemmeno 50 persone pronte qui a darmi una mano per riportare il pavimento asciutto e pulito in tempo per la messa. Sono costretto a chiudere le porte e saltare la liturgia di stasera (ieri sera, Ndr.), sperando di riuscire a riportare le condizioni decorose per le messe della domenica. Ma dirò di più, io sono anche pronto a chiudere il Duomo in via definitiva se non arriveranno risposte ai miei appelli. Sono esasperato. L’acqua entra dalla porta principale, significa che le pompe di sollevamento non funzionano e che i lavori eseguiti sulla piazza sono stati fatti male. Qualcuno si faccia delle domande e prenda provvedimenti. Se invece non c’è interesse, lo si dica chiaramente e chiudiamo». L’acquazzone violento del pomeriggio ha provocato allagamenti anche nelle solite zone critiche della città: via Padre Emilio Venturini, via della Fossetta, strada Madonna Marina, Lungomare e in alcune calli del centro storico di Sottomarina dove i tombini intasati non fanno defluire correttamente l’acqua. —


 

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