Domani l’autopsia sul giovane lagunare morto in caserma

Una tragica fatalità. Non ci sono altre espressioni per la morte di Mario Manfrin (in foto), 24 anni, morto sabato verso le 17.30 alla Caserma Bafile di Malcontenta di Mira, sede di alcuni battaglioni dei lagunari del reggimento Serenissima. Per conoscere le cause del decesso del ragazzo bisognerà attendere l’autopsia, fissata dal pubblico ministero per martedì. Solo il medico legale potrà dire quindi perché Manfrin è morto a 25 anni. Sabato il caporal maggiore era appena uscito dalla camera, ed era andato in camera a camera a cambiarsi, per uscire con alcuni commilitoni, quando è caduto a terra privo di conoscenza. I commilitoni, accorsi subito dopo aver sentito il tonfo del corpo che cadeva a terra, hanno cercato di rianimarlo, in attesa del medico del Suem, che a sua volta ha cercato di fare il possibile per cercare di salvare il ragazzo. Purtroppo non c’è stato nulla da fare. Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri di Mestre. Manfrin, originario di Omegna (Verbania), era arrivato a Malcontenta circa un mese fa. In precedenza aveva prestato servizio nel quinto reggimento Alpini di Vipiteno. Nel febbraio del 2011 il ragazzo era rimasto ferito nel corso di una missione all’estero, in Afghanistan, nell’esplosione in cui perse la vita il tenente Massimo Ranzani. Dopo il rientro a Roma, un’operazione alle gambe e un periodo di convalescenza nella sia città d’origine, accanto ai familiari, era rientrato in servizio da circa un anno.
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