Direttiva Bolkestein «Serve dare garanzie ai nostri concessionari»
CHIOGGIA
«Il 1° gennaio 2024 le concessioni balneari andranno a gara, ma ci sono i tempi ed i modi per prepararsi all’impatto con la giusta armatura». Lo afferma l’avvocato padovano Mario Bertolissi, a cui il presidente di Gebis, Gianni Boscolo Moretto, si è rivolto per capire quali margini esistano per fronteggiare l’applicazione della direttiva Bolkestein e soprattutto per dare garanzie a chi ha investito in maniera importante per migliorare le concessioni, offrendo alla clientela stabilimenti all’avanguardia per comfort e sicurezza.
«Le sentenze sono chiare e dettagliate », ha spiegato Bertolissi, «e non danno molte possibilità di ricorsi che peraltro potrebbero essere un dispendio di tempo ed energie, che invece vanno spese per prepararsi al meglio al 1° gennaio 2024. Chi fa questo lavoro da una vita ha tutte le carte in mano per arrivare pronto alla gara, avvalendosi della propria esperienza. Ci sono due anni per produrre tutti i requisiti che i bandi richiederanno, senza ledere il principio di concorrenza che impone la Bolkestein. La sentenza della Corte Costituzionale sul ricorso contro la legge 33 del 2002 ha stabilito che le proroghe sono incostituzionali e che la materia è propria dello Stato. Bisogna prendere atto che si andrà a gara, ma che ci sono due anni davanti per costruire un apparato di elementi per riconfermare le posizioni acquisite». Concessionari che, come ha rimarcato il presidente Gianni Boscolo Moretto, avranno tutto il sostegno dell’associazione. —
DANIELE ZENNARO
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