Diploma al posto della laurea Così l’assunzione è più facile
«A tirare di più è il diploma di scuola superiore: scarso l’appeal della laurea e della qualifica professionale che sono richieste molto di meno rispetto alla semplice licenza media».
È il succo dell’indagine sui «titoli di studio che valgono un lavoro nella provincia di Venezia», realizzata dal Servizio studi e statistica della Camera di commercio sulla base dei dati dell’indagine di Excelsior realizzata da Unioncamere, in accordo con il Ministero del Lavoro, su un campione di 97mila imprese italiane private dell’industria e dei servizi e che ne illustra i programmi occupazionali per l’anno 2014. Prendendo a riferimento le 7.510 assunzioni non stagionali previste per l’anno in corso dalle imprese attive in provincia, emerge che quasi la metà, il 43% (pari a 3.230), interesseranno diplomati della scuola superiore (cinque anni): i neo assunti laureati saranno solo 890, l’11,9%, e ancora di meno coloro che sono in possesso della qualifica di formazione o diploma professionale, 730, il 9,7%. Per il restante 35,3% delle nuove entrate, pari a 2.650 unità, non è invece richiesto alcun titolo di studio se non quello della scuola dell’obbligo, ossia la licenza media. La licenza della scuola dell’obbligo - che a Venezia è superiore alla media veneta e italiana - risulta essere il titolo di studio che favorisce «l’assunzione per l’89,1% dei possessori, impiegati maggiormente nel commercio e nei servizi (34,9%) con una prevalenza di contratti a tempo determinato (59,2%). Con la “qualifica di formazione o diploma professionale” la percentuale delle nuove assuzioni scende al 9,7 % (l’anno scorso era il doppio) e riguarda «professioni qualificate nel commercio e nei servizi od opererà come artigiano, operaio specializzato e agricoltore».
Infine, per i laureati, la cui percentuale sul totale delle nuove entrate con contratti non stagionali scende dal 13,9% del 2013 all’11,9% - confermandosi più bassa rispetto alla media veneta (12,4%) e soprattutto italiana (15,9%) - si riscontra «qualche difficoltà di reperimento in più rispetto agli altri titoli di studio». (g.fav.)
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