Demolito l’ex mobilificio Gatti al suo posto tre nuove palazzine

Mirano. Un’enorme ruspa ha abbattuto il vecchio edificio in degrado di via della Vittoria Nell’area sarà costruito un quartiere residenziale con 54 appartamenti, giardino e servizi

MIRANO. Giù metà dello storico palazzo Gatti. La “porta est” del centro storico di Mirano cambia volto: centinaia i miranesi che martedì e ieri hanno voluto assistere curiosi ai lavori di demolizione. Cade uno dei simboli della vecchia Mirano, sostituito da uno degli interventi edilizi più attesi, il primo di rilievo dopo la crisi del settore. La speranza, ora, è che faccia da traino alla ripresa della voglia di abitare a Mirano. L’abbattimento del palazzo Gatti riguarda solo la parte bassa del vecchio e fatiscente edificio, quella che un tempo era l’esposizione del mobilificio. Al suo posto e nel terreno a nord, verso il quartiere Aldo Moro, già spianato alcuni mesi fa, sorgeranno tre nuove palazzine a quattro piani, in un nuovo elegante contesto residenziale. Il complesso, realizzato dalla Pesce Costruzioni di Scorzè, si chiamerà “Le Corti Miranesi”: vi troveranno posto 54 appartamenti, di diversa tipologia: piano terra con giardino esclusivo, piani intermedi con ampi balconi e mansarde vetrate con solarium. Ci sarà anche un’area fitness a uso condominiale, per il tempo libero. Sotto, interrato, un ampio parcheggio a servizio del complesso, che riguarderà anche il restauro della parte residenziale di palazzo Gatti, all’angolo con via Vivaldi.

Un intervento che già divide la città, tra pro e contro: i favorevoli sottolineano soprattutto il recupero del degrado che da anni riguardava quell’area, i contrari puntano il dito contro l’aumento di volumi, con tre palazzine al posto di una.

Intanto è iniziata la spettacolare demolizione del mobilificio. Un edificio dove in passato si erano rifugiati anche alcuni sbandati e non erano mancati crolli parziali di intonaco che avevano fatto temere per la sua conservazione. La scorsa primavera la ditta costruttrice era entrata in azione cominciando dall’area verde, alle spalle dell’ex mobilificio, da anni nel degrado. Ora tocca agli edifici: da martedì un’enorme pinza montata su un braccio meccanico ha iniziato a divorare l’ex mostra, abbattendo muri vecchi di oltre cinquant’anni. «È un intervento intorno ai 18-19 mila metri cubi, come previsto dal piano regolatore, più la volumetria legata al piano casa», spiega l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Salviato, «andrà ora valutato un intervento per migliorare la viabilità e in particolare l’immissione di via Pestrino su via della Vittoria».

Filippo De Gaspari

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