Da monastero certosino a polo nautico e cantiere con l’hostaria Alajmo

La legge speciale per Venezia del 1984 ha concesso in uso per 99 anni l’isola della Certosa al Comune di Venezia per riqualificarla. Prima sede del monastero certosino andato perduto e poi fabbrica di munizioni, dopo decenni di abbandono dal 1996 avviando dal 2003 al 2009 bandi pubblici per la realizzazione del parco e la sua gestione, affidata alla società Vento di Venezia Srl.

Nel 2004 Vento di Venezia ha insediato presso l’isola il polo nautico che comprende un porticciolo turistico attrezzato per imbarcazioni a vela e motore, un cantiere di costruzione di barche tradizionali veneziane e manutenzione di natanti e imbarcazioni in genere, strutture di assistenza tecnica per imbarcazioni da diporto, attività di formazione e promozione della marineria e degli sport d’acqua, una scuola nautica e una struttura alberghiera (ora in restauro).

Nel 2009 Vento di Venezia si è aggiudicata la gara per la gestione cinquantennale dell’intero compendio attraverso un partenariato pubblico-privato col Comune. Il piano di recupero e riqualificazione complessiva dell’isola, attivato nel 2012, è in corso. L’isola è frequentata da molti veneziani per picnic o passeggiate e ogni anno è sede di progetti della Biennale arte o architettura o di altre residenze. Dall’anno scorso Alajmo ha preso in gestione il ristorante. —



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