Condannati per le rapine i Bonnie&Clyde di Jesolo

JESOLO. Prima avevano rapinato di poche centinaia di euro la tabaccheria “Rinascita” di via Levantina, minacciando il titolare con un tirapugni. Subito dopo avevano provato a rapinare il minimarket “Tuttodì”, vicino a piazza Torino, ma erano stati messi in fuga dalla reazione dei commessi, finendo poi in manette: una serata folle alla “Bonnie&Clyde”, che si era conclusa con un lungo inseguimento in auto. Per quella rapina pluriaggravata e continuata in concorso ieri i due hanno patteggiato, con il benestare della giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Venezia, Roberta Marchiori: Michele De Faveri , portuale disoccupato di 47 anni, residente a Mestre, ha avuto una pena di 2 anni di reclusione e 800 euro di multa; la compagna Alessandra D’Este, 40 anni, di Mazzorbo, una pena di un anno e sei mesi di reclusione e 600 euro di multa. La notte brava della coppia risale all’agosto del 2011: dopo aver messo a segno la prima rapina in tabaccheria, ci avevano riprovato al supermarket, ma qui non avevano fatto i conti con la reazione del personale. In particolare, una commessa non aveva esitato a mordere De Faveri - un uomo di 100 chili per un metro e 90 - così i due si erano dati alla fuga. La polizia di Jesolo li aveva arrestati qualche ora più tardi, dopo un inseguimento terminato lungo la strada tra Caposile e Quarto d'Altino. Una vera e propria caccia all’uomo (e alla donna). La polizia aveva disposto il blocco di tutte le vie d'accesso al litorale. I carabinieri di Cavallino e di Punta Sabbioni, mentre la polizia di Mestre li attendeva sulla Triestina e gli agenti jesolani si occupavano di Cortellazzo, Eraclea e Jesolo Paese. (r.d.r.)
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