Con l’Happy Friday decollano anche i saldi «Speriamo di rifarci»

Saldi al via. Ufficialmente si aprono oggi, ma ufficiosamente lo sono da giorni grazie a promozioni, messaggini via mail, tramite whatsapp, sms e chi più ne ha più ne metta. Negozi, catene, punti vendita si sono inventati un po’di tutto pur di attirare clienti e guadagnare qualche giorno sulla tabella di marcia, dal momento che nei mesi di aprile e maggio si è venduto quasi nulla e i saldi per molti sono l’ultima spiaggia. C’era chi praticava lo sconto alla cassa, chi si avvicinava ai clienti spiegando che la merce era già ribassata, in alcuni casi le etichette riportavano il nuovo prezzo. Ieri sera un Happy Friday dedicato ai saldi, con negozi che hanno aperto fino a tardi e sconti anticipati di qualche ora. I centri commerciali sono ai blocchi di partenza, tra serate musicali, orari posticipati, promozioni di vario genere, giochi per bambini e iniziative in tema con l’estate. Il tutto per far girare l’economia e arginare i danni di una stagione per le vendite andata finora molto male. Stando ai dati di Confcommercio, il giro d’affari per i negozianti ha subito una contrazione di circa il 40% rispetto alla media stagionale, la flessione nelle spiagge in primavera è arrivata a sfiorare il 70% e il problema di liquidità per saldare i fornitori è oramai emergenza. Un quadro cui si aggiungono la concorrenza dei giganti dell’e-commerce e la piaga dell’abusivismo commerciale nelle località turistiche.
«La gravità della situazione ha portato i nostri organismi regionali a riunirsi d’urgenza per offrire un aiuto concreto agli operatori del settore che, grazie all’intervento di Fidimpresa&Turismo Veneto, potranno accedere a finanziamenti a condizioni agevolate fino a 18 mesi, senza oneri accessori e richieste di garanzie reali» ricorda il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon. «Le vendite primaverili sono completamente saltate, e quelle estive sono partite con grande ritardo», aggiunge il presidente di Federazione Moda Italia Giannino Gabriel, «la maggior parte dei nostri operatori è favorevole a uno spostamento in avanti di almeno 3 settimane della data di inizio saldi, sia estivi che invernali, che dovrebbero essere realmente di fine stagione». L’Ufficio studi di Confcommercio stima che per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro. —
Marta Artico
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia