Clean day a San Polo: l’associazione ripulisce sottoportego e ponte

A Venezia l’iniziativa dell’associazione Masegni e Nizioleti. A fianco dei volontari al lavoro anche alcuni cittadini. Ogni clean day diventa un momento di cittadinanza attiva

Maria Ducoli
Il ponte di San Polo ripulito dai graffiti
Il ponte di San Polo ripulito dai graffiti

 

Prima le scritte, i graffiti colorati, i nomi che rimandano ai profili Instagram di artisti di tutt’Europa, che sfruttano i muri di Venezia come grandi cartelli pubblicitari. Poi, i muri di nuovo lindi. Nel mezzo, un clean day, una domenica di pulizie da parte dell’associazione Masegni e Nizioleti, da sempre in prima linea per il decoro della città.

Domenica 19 ottobre una squadra di venti volontari si è riunita a San Polo. «Appuntamenti di questo tipo», spiega Nicola Tognon, presidente dell’associazione, «ci permettono di fare interventi di più ampio respiro rispetto a quelli che possiamo fare quando usciamo in due o tre volontari».

I volontari dell’associazione Masegni e Nizioleti
I volontari dell’associazione Masegni e Nizioleti

Se, sabato scorso, l’associazione ha ripulito la lanterna di Punta della Dogana, l’intervento di domenica è stato decisamente più massiccio: scritte e manifesti sono stati rimossi dal sottoportego de la Madoneta, a due passi da campo San Polo, sono stati ripuliti tutti i pilastri ed è stata riverniciata la saracinesca di un negozio. Poi, i volontari si sono spostati sul ponte di San Polo, «trovato in uno stato terribile», fa sapere ancora Tognon.

Clean day a Venezia: "Ecco cosa fanno i volontari di Masegni e Nizioleti"

La ripulitura non ha interessato solo i volontari dell’associazione ma, nel giro di qualche ora, ha visto scendere al fianco dei Masegni e Nizioleti anche i cittadini.

«Sono sempre bei momenti perché diventano un’occasione di aggregazione, residenti e commercianti della zona ci hanno aiutato, altri ci hanno portato il caffé o una pasta, insomma, sono stati partecipi della nostra giornata in campo». L’obiettivo, in fondo, è proprio questo: non solo ripulire la città ma «sensibilizzare gli autori, dai cittadini ai titolari delle attività, che dovrebbero occuparsi della pulizia e del decoro della città».

Così, ogni clean day diventa un momento di «cittadinanza attiva», come lo definisce Tognon. Sempre nelle zone più trafficate della città e, di rimando, più interessate dai graffiti e dalla deturpazione. L’associazione continua, in questo modo, a tornare a far splendere Venezia, facendola tornare una città e non solo un foglio bianco dove tutti sembrano voler scrivere il loro nome.

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