Cinquemila paia di occhiali donati ai bambini dell’Africa

Iniziativa solidale dell’ottico Biasotto che ha inviato lenti e materiali in Camerun «Arricchito da questo gesto, vorrei estendere l’iniziativa ad altri Paesi»
MANTENGOLI - TOMMASELLA - S. STINO - CONSEGNA OCCHIALI
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È volato in Africa la scorsa settimana per pura generosità, atterrando precisamente a Yaounde in Camerun.

La meta era partecipare a una cerimonia per una donazione gratuita di 5000 paia di occhiali al Rotary Club africana. Gli occhiali sono stati già dati ad alcuni piccoli che vivono negli orfanotrofi e sono ricoverati negli ospedali.

Protagonista di questa storia è un commerciante di occhiali, il 44enne di San Stino Claudio Biasotto, titolare del negozio Bioptik di Cinto Caomaggiore.

Biasotto da sempre gravita nel settore dell’occhialeria. Suo padre fu uno dei primi imprenditori di questo settore a San Stino, poi l’azienda si è allargata. Gli occhiali erano stati spediti a Natale attraverso voli cargo. «Sono un appassionato del Camerun», rivela Claudio Biasotto, «mi sono diplomato come ottico assieme a un amico studente camerunense. Lui mi ha convinto a viaggiare e a raggiungerlo nel suo Paese, dove ho scoperto un mondo».

In Camerun Biasutto conosce un italiano, Giuseppe Pantano detto Peppe, attuale presidente del Rotary Yaounde della capitale. «Da anni», prosegue Biasotto, «pianifica iniziative solidali per il Camerun per aiutare persone che hanno poco o nulla. L’Africa ti regala qualcosa dal punto di vista interiore e ti cambia».

L’incontro tra Biasotto e i bambini è stato molto emozionante. I piccoli non finivano mai di ringraziarlo. Gli occhiali sono da sole e da vista, in particolare per bambini, ma anche per adulti.

«Le condizioni di quel territorio sono difficili dal punto di vista economico. Ho accettato anche di donare del materiale che in Italia non trova sbocco sul mercato, mentre lì può essere adoperato per funzioni primarie. I materiali adoperati per la correzione della vista e per la protezione dei raggi solari in Africa sono molto invasivi. I nostri impianti invece sono più leggeri».

Biasotto tornerà dopo l’estate. «È stata la prima esperienza solidale con il continente africano e mi sento molto arricchito. In Camerun abbiamo goduto di importanti appoggi logistici per poter consegnare la merce. Ho conosciuto numerose autorità che hanno manifestato nei miei confronti grande disponibilità. Non è detto che questa iniziativa non possa estendersi anche ad altri stati africani. Sarebbe veramente bello». —



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