Ciclista travolto e ucciso da un camion

PORTOGRUARO. Assurda tragedia della strada a ridosso del centro di Portogruaro, in via Villastorta. Scontro tra autocarro e velocipede: ha perso la vita ieri mattina, attorno alle 11, Giuseppe Barbato, 66 anni, originario di Maddaloni (Caserta), residente in via Michelangelo Buonarroti, nel rione delle Palazzine.
Il drammatico incidente è avvenuto poco distante dalla sua residenza, sul piazzale del supermercato Visotto, dove la moglie si trovava a fare la spesa. Ha riconosciuto la bicicletta e si è precipitata dagli agenti della polizia stradale di Portogruaro, che stavano raccogliendo i rilievi. Barbato era un maresciallo dell’Aeronautica in pensione. Ha prestato servizio per decenni al 13º Gruppo radar della base di Concordia Sagittaria. Lascia nel dolore due figli, Marco e Sara, ormai grandi, che vivono a Roma e Trieste dopo gli studi. La moglie di Barbato, Alfreda Lanzarini, è una apprezzata insegnante di economia all’Isis Luzzatto di Portogruaro. Il guidatore del camion è T.V., 40 anni, residente a Salgareda e dipendente della ditta Centro Recupero Trevigiano, con sede nella località di Campodipietra. L’uomo, a lungo sotto choc, finirà probabilmente indagato dalla procura di Pordenone per omicidio colposo (l’iscrizione nel registro degli indagati potrebbe avvenire oggi, quando il pm di turno valuterà il rapporto della Stradale).
La tragedia ha sconvolto l'intera comunità di Portogruaro e la vicina Concordia, nelle quali Barbato era persona apprezzata e conosciuta. È stata una disgrazia difficile da concepire e accettare. Secondo le informazioni raccolte dalla polizia stradale di Portogruaro (sul posto c’erano anche il comandante Pitis e il vicecomandante Baruzzo) l’autocarro stava svoltando nel piazzale del supermercato per recuperare un container che si trovava adagiato lì. Barbato, invece, stava percorrendo la pista ciclabile in sella alla sua bicicletta. Forse un’incomprensione tra chi stava impegnando il piccolo incrocio, forse una svista oppure una distrazione sono alla base della tragedia. L’autocarro infatti ha travolto la bicicletta e Barbato è morto schiacciato probabilmente dal peso del mezzo, che lo ha trascinato per almeno tre-quattro metri. Alla disgrazia hanno assistito alcuni testimoni che stavano tornando nelle rispettive auto dopo aver fatto la spesa. La scena che si è presentata di fronte ai loro occhi è stata terribile. Sul posto sono accorsi immediatamente gli operatori sanitari del Suem 118 del pronto soccorso di Portogruaro. Barbato aveva perso molto sangue, ma è probabile abbia perso la vita per i forti traumi riportati, di sicuro all’addome e alla testa.
Mentre erano in corso i rilievi, con i vigili del fuoco di Portogruaro, giunti a dare un aiuto agli agenti, è spuntata la moglie del deceduto che ha riconosciuto la bici. Uno strazio che si può immaginare. Di sicuro è un incidente che si sarebbe potuto, e dovuto, evitare. La salma resta a disposizione della magistratura di Pordenone.La città è in lutto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia