«Ciao Marina, continueremo la tua opera»

VENEZIA. «Continueremo la sua opera. Ci parleremo anche dal Paradiso, via Skype». Con la voce rotta dall’emozione, la studiosa Lidia Fersuoch lancia dall’altare l’estremo saluto a Marina Zanazzo, l’ed...
VENEZIA. «Continueremo la sua opera. Ci parleremo anche dal Paradiso, via Skype». Con la voce rotta dall’emozione, la studiosa Lidia Fersuoch lancia dall’altare l’estremo saluto a Marina Zanazzo, l’editrice veneziana di 61 anni scomparsa l’altro giorno dopo una lunga e dolorosa malattia.


La sua ultima opera sono i «libretti», la collana dal titolo «Occhi aperti su Venezia» che Marina aveva inventato, autofinanziato, diffuso spesso coprendo di tasca sua le spese. Un progetto su cui credeva molto, per raccontare i problemi della sua amata città e descriverne la storia e la bellezza. Oltre duecento persone hanno assistito ieri in silenzio alla cerimonia funebre per salutare Marina. Messa celebrata nella chiesa dei Carmini accompagnata dalle le note dell’organo Callido e del violoncello dal parroco don Silvano Brusamento. Presenti le sorelle di Marina, amici, docenti e intellettuali che hanno collaborato negli anni alle prestigiose uscite della sua piccola casa editrice, il Fontego.


«Vogliamo continuare la sua opera», dice Edoardo Salzano, urbanista e studioso del territorio che tanto aveva collaborato con l’editrice veneziana, «ristamperemo i libretti e ne faremo di nuovi». Per testimoniare l’importanza della produzione culturale della piccola casa editrice veneziana, Claudio Moretti ha allestito l’intera vetrina della nuova libreria Marco Polo, in campo Santa Margherita, con i libretti del Fontego. «Era una persona di grande creatività, ma anche di grande precisione», l’ha ricordata Lidia Fersuoch che curava come direttore editoriale le sue collane di libri, «Un contributo di cultura e di bellezza. Ci mancherà».
(a. v.)


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